Loredana Lutta
A colpi di torre
Francia
La Torre Eiffel formato souvenir è l’arma da cui non avrebbero mai pensato di doversi difendere. Invece, lo scorso 17 luglio, operatori Vtt della Police Nationale, le pattuglie di polizia su mountain bike, e della Garde Républicaine a cavallo, il reparto d’élite della Gendarmerie, hanno subìto a Parigi l’onta di un’aggressione a colpi di miniature in ferro del monumento simbolo della Francia e della sua grandeur. A sferrarla, ambulanti abusivi che nella capitale e in altre grandi città del Paese si confrontano con le forze dell’ordine in modo sempre più aggressivo. Di origine indiana, cingalese, senegalese e, più recentemente, rumena, sono per la gran parte irregolari e, secondo quanto riferito da un poliziotto a Le Figaro, “si raccolgono in gruppi minacciosi di trenta, cinquanta persone per contrastare il rischio di vedersi confiscare la merce, l’unica sanzione che li spaventa”. La scarsa collaborazione delle autorità consolari dei Paesi d’origine scoraggia le operazioni di rimpatrio da parte delle prefetture, mentre le autorità giudiziarie non sono in grado di gestire il contenzioso esploso dopo l’inasprimento delle sanzioni introdotte lo scorso marzo dalla Loppsi 2, la legge di orientamento per la sicurezza interna, che trasforma la vendita ambulante abusiva da illecito amministrativo in reato, passibile di sei mesi di carcere e € 3.750 di multa. Consapevoli di questa impunità, gli ambulant