Maria Teresa Giglio*

La bella & dotta Siracusa

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Prevenzione e investigazione: ecco la formula per rendere ancora più sicura la città che diede i natali al grande Archimede

 Prevenire e comunicare: sono questi i cardini del lavoro quotidiano degli agenti di polizia in servizio a Siracusa, impostati dal questore Mario Caggegi secondo cui «un sorriso non costa nulla e apre tante porte», soprattutto quando si svolge un’attività così delicata. E soprattutto quando si vuole diffondere il messaggio “Un poliziotto per amico”. Così le pattuglie impegnate nella vigilanza sul territorio hanno la “responsabilità” non solo di svolgere il loro compito istituzionale, ma anche di eseguirlo in modo che nessuno abbia la sensazione di essere vessato. Ma non finisce qui. È’ un controllo del territorio che, in linea con i tempi, supera il limite del pattugliamento di strade e quartieri, e monitora la realtà locale anche grazie a Internet e i socialnetwork: attraverso un’attività investigativa sviluppata per intero su Facebook è stata sventata una disfida tra studenti che si erano dati appuntamento per verificare “sul campo” quale delle due “camarille”(piccoli gruppi di potere, ndr) fosse la più forte. I pattugliamenti, in ogni caso, rimangono uno degli strumenti basilari per garantire sicurezza e legalità. E con questi la polizia di recente ha “intercettato” un gruppo di minorenni dediti a scippi, bullismo e vandalismo. Una “baby gang” che operava nel centro storico della città, in Ortigia, a scapito non solo dei residenti, ma anche dei tanti turisti in visita in quella parte della città dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Dei servizi di controllo del territorio ne parla il questore Mario Caggegi, insediatosi alla guida della questura siracusana a inizio primavera: «Abbiamo puntato molto sulla prevenzione. Per questo abbiamo razionalizzato le nostre risorse, in modo da dare al territorio la miglior risposta possibile». Un’operazione non facile, considerata la composizione geografica dell’intera provincia aretusea che ha un’estensione territoriale piuttosto dilatata, con interi quartieri residenziali fuori città e popolose frazioni distanti dal nucleo urbano. E tutto questo con una condizione di organico insufficiente che il questor

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01/09/2011