a cura di Anacleto Flori

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Nettuno (Roma). Si è appena conclusa presso l’Istituto per sovrintendenti l’XI edizione de “Il poliziotto un amico in più”, uno dei numerosi progetti di educazione alla legalità che la Polizia di Stato porta avanti da anni tra i ragazzi che vanno dalla scuola primaria al biennio di quella secondaria di secondo grado. Anche questa volta l’iniziativa – la cui cerimonia di premiazione è stata condotta dalla giornalista Rai Laura Chimenti alla presenza del direttore dell’Istituto Giuseppe Reccia e del direttore dell’Ufficio relazioni esterne e cerimoniale Maurizio Masciopinto – ha centrato un doppio obiettivo: quello di aver costruito un percorso per i ragazzi, di averli indirizzati a misurarsi, in vari modi col concetto di sicurezza, e quello di aver gettato le basi per educare dei cittadini consapevoli e responsabili. Il tutto attraverso un “gioco di squadra”, nel quale hanno avuto un ruolo determinante la Polizia di Stato, il Miur e l’Unicef, tutti insieme impegnati nella costruzione del “puzzle della sicurezza”. Tema dell’edizione di quest’anno è stata la sicurezza sul Web, insostituibile strumento di comunicazione e crescita per i ragazzi a condizione che sia utilizzato in maniera responsabile, con la consapevolezza dei rischi che esso comporta. Da qui la necessità di una guida, il bisogno di educare i ragazzi all’utilizzo di questo straordinario mezzo, con il coinvolgimento della Polizia di Stato e di tutti quei soggetti che, a vario titolo, assieme alle famiglie, interagiscono con il mondo giovanile. I ragazzi, attraverso gli elaborati, che andavano dalle arti figurative per i più piccoli all’elaborazione di un blog per i più grandi, hanno saputo esprimere il loro concetto di sicurezza e spiegare qual è il loro rapporto con la Polizia di Stato.
 
Per Borsellino e la sua scorta
Palermo. Il 19 luglio 1992, una Fiat 126 con circa 100 chili di tritolo a bordo esplode uccidendo Paolo Borsellino e 5 agenti della scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina e Claudio Traina, mentre l’unico a scampare all’attentato mafioso è l’autista, Antonino Vullo. In occasione del 19° anniversario della strage il ministro dell’Interno, Roberto Maroni ha deposto una corona sulla lapide che ricorda gli agenti uccisi dalla mafia. Ad accoglierlo il vice capo vicario della Polizia di Stato Nicola Izzo, il prefetto Francesco Cirillo, il questore di Palermo Nicola Zito e il procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso. Anche la polizia palermitana ha voluto ricordare il sacrificio del giudice Borsellino e della sua scorta con la celebrazione di una messa nella cappella della caserma “Pietro Lungaro”, sede del Reparto scorte.
Roma. Nell’ambito delle iniziative commemorative, la Commissione parlamentare antimafia, prima della seduta plenaria, ha ricordato il giudice Paolo Borsellino e tutti i caduti di mafia della magistratura e delle forze dell’ordine con una commossa cerimonia nel corso della quale il vice presidente Luigi De Sena ha deposto una corona di fiori all’interno del Sacrario della Scuola superiore di polizia.

(Ri)corsi da non perdere
Cesena. Lo scorso 9 aprile gli ex allievi del 75° Corso delle guardie di ps e del 44° Corso di specializzazione nei servizi di polizia stradale hanno voluto rinnovare, in occasione del 30° anno di servizio, il profondo legame con l’Amministrazione dandosi appuntamento

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01/08/2011