Luigi Lucchetti*

Adolescenti in cerca di un padre

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Spesso trascurata, la figura paterna è invece fondamentale per una equilibrata crescita della personalità dei figli, soprattutto quando escono dall’infanzia

Da alcuni anni psicologi e sociologi hanno cominciato ad interessarsi sempre più estesamente degli effetti che una cattiva o debole esperienza con la figura paterna comporta per i figli della nostra società occidentale postindustriale, definita da molti “senza padri”. Questi studi stanno evidenziando come la convinzione a lungo dominante – ancora largamente diffusa sia a livello popolare che nella comunità scientifica – che un rapporto negativo con il “principio paterno” causi effetti meno gravi di quelli dovuti a disturbi della relazione con la madre, non regge più alla prova dei fatti. Un tempo la presenza di un padre autoritario, quand’anche non “padrone”, attraverso un clima socio-familiare connotato da un eccesso di restrizioni e divieti, contribuiva a produrre nella prole personalità ansiose ed inibite. Oggi, dopo la rivoluzione culturale del ’68 che ha massicciamente messo in crisi il principio di autorità, si assiste ad una epidemia di soggettività narcisiste, incapaci di stabilire confini ed accettare limiti, oltre ad essere estremamente vulnerabili alla depressione. Ciò sembra dovuto, in gran parte, alla metamorfosi del padre che attualmente risulta trasfigurato rispetto a quello di un tempo. Dismessa la rigida caratterizzazione autoritaria tipica del genitore d

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01/05/2011