Anacleto Flori
Asante sana (Tante grazie)
Una raccolta di fondi promossa dall’Ispettorato di ps Viminale per donare ogni anno un pozzo d’acqua potabile ai villaggi del Kenya
Un dolore a volte può indurire il cuore, rendere l’animo sordo ai bisogni degli altri. Oppure al contrario la sofferenza provata sulla propria pelle spinge a comprendere quella delle altre persone, a fare qualcosa per loro, a rimboccarsi le maniche e offrire un aiuto vero, concreto. Così come hanno fatto alcuni dipendenti dell’Ispettorato di ps Viminale, attualmente diretto da Alfonso D’Alfonso, che dieci anni fa, trovandosi dopo varie vicissitudini personali a parlare di solidarietà e di volontariato, decidono di dare vita a una raccolta di fondi da destinare in beneficenza. La proposta viene accolta con entusiasmo dai circa 700 colleghi dell’ufficio e nel 2001 parte l’adozione a distanza di due bambini africani. Ma nell’estate 2003, a seguito della tragica scomparsa dell’assistente Pierluigi Giliberti, i promotori dell’iniziativa pensano di destinare la somma raccolta nel corso dell’anno a un progetto che permettesse di ricordare nel tempo l’amico scomparso.
Ci si affida all’Amref, associazio