Mario Manolfi*

Una tazzina di piacere

CONDIVIDI

Un buon caffè, a casa o al bar, rappresenta un piacevole break nelle nostre giornate di lavoro. Ma attenti a non esagerare. I rischi di un eccessivo consumo

Il caffè è la seconda bevanda per diffusione nel mondo dopo il tè e al secondo posto per scambi commerciali dopo i cereali. Non stupisce, quindi, il forte interesse suscitato dalle conseguenze del suo consumo sulla salute, in particolare in relazione a patologie di largo impatto sociale e notevole rilevanza clinica: cardiopatie e tumori. La pianta del caffè è originaria dell’Africa orientale, dove esistono ancora specie selvatiche. Dalle foreste tropicali attorno al lago Vittoria, il caffè si è diffuso sugli altipiani etiopi e nel Sudan. In Arabia colture di caffè erano presenti già nel VI secolo d.C., ma è soprattutto l’Islam e il bando delle bevande alcoliche a favorirne la diffusione nei Paesi arabi. Nel XV-XVI secolo il caffè raggiunge il Mediterraneo e, attraverso Venezia, nel 1600 si diffonde anche in Europa. Circa il rapporto tra consumo di caffè e sviluppo di patologie cardiovascolari, ci sono evidenze epide

...


Consultazione dell'intero articolo riservata agli abbonati

01/04/2011