a cura di Anacleto Flori
nel nome di Improta
Roma. Lo scorso 10 marzo, presso la Scuola superiore di polizia a Roma, si è svolta l’ottava edizione del Premio Umberto Improta, il riconoscimento dedicato alla memoria del prefetto scomparso nel 2002 le cui gesta sono in parte raccontate nel libro Lo sbirro. Napoletano di Mergellina, classe 1932, è stato protagonista della lotta al terrorismo, dall’irruzione nel covo in cui era tenuto in ostaggio il generale Usa Dozier all’arresto di numerosi esponenti delle brigate rosse, fino allo smantellamento di Prima Linea. Il riconoscimento va ogni anno a uomini della Polizia di Stato che si sono distinti per particolari meriti nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata.
Anche quest’anno, dunque, il ricordo commosso del prefetto Improta alla presenza dei suoi familiari e dei vertici della Polizia di Stato ha rappresentato l’occasione per fare il punto sulle più importanti operazioni contro le mafie, ma soprattutto per lasciare un simbolico testimone nelle mani dei partecipanti al corso per allievi commissari presenti all’iniziativa assieme a numerosi studenti romani. La moglie del prefetto Improta, Angela, ha sottolineato come i dieci poliziotti che si sono aggiudicati il riconoscimento intitolato al marito abbiano saputo esprimere la determinazione, la passione e la motivazione che hanno fatto da filo conduttore alla carriera del poliziotto, del dirigente, del questore e poi del prefetto Umberto Improta. Dopo il saluto del direttore della Scuola superiore di polizia, Gerardo Cautilli, è intervenuto il vice capo della Polizia, Francesco Cirillo, che ha ricordato come Improta rappresenti, uno di quegli esponenti della Polizia collocabili tra gli “irraggiungibili” per competenza e personalità.
Raffaele Lupoli
I premiati
Assistente Mario Schilirò e agente Giovanni Castiglione: in servizio presso la questura di Catania, i due poliziotti la sera del 24 aprile 2009, durante l’operazione “Terra bruciata”, hanno bloccato due sicari pronti a eseguire un attentato ai danni del boss di un clan locale.
Ispettore capo Antonio Cerrone, sovrintendente capo Aldo Santoro e ass