Mauro Valeri
Sistema “koban”
Migliaia di piccole stazioni di polizia per essere sempre vicini ai bisogni della gente. Così si rafforza il senso di sicurezza nel Paese del Sol Levante
Strutturata su due livelli, uno politico e l’altro tecnico-operativo, la polizia giapponese è l’unica forza di polizia presente nel Paese del Sol Levante. Al suo vertice, dal punto di vista politico, è posta la Commissione nazionale per la sicurezza pubblica che ricade direttamente sotto l’autorità del primo ministro e formula gli standard di riferimento sull’addestramento e sull’equipaggiamento ai quali tutta la polizia deve attenersi. La Commissione emana, inoltre, i regolamenti interni e determina la strategia generale da seguire. Dal punto di vista tecnico-operativo i compiti di polizia vengono invece svolti dall’Agenzia nazionale di polizia (Npa), capitanata dal Commissario generale (eletto dalla Commissione). La Npa gestisce e assicura gli interventi strategici e sul territorio in caso di calamità naturali o di disastri su larga scala. Tra i suoi compiti anche quello di prestare assistenza alle forze di polizia estere nelle indagini internazionali, quello di gestire il corretto andamento del traffico veicolare sulle autostrade nazionali e quello di addestrare e aggiornare professionalmente gli operatori di polizia. Oltre a questi organismi centrali, la polizia è territorialmente articolata in sette Uffici regionali, ognuno dei quali è posto al comando di un direttore generale e coordina le attività dei Quartieri generali di polizia prefetturale (Pph). Compito dei Pph è quello di assicurare tutti i servizi di polizia ai cittadini che risiedono
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