a cura di Francesca Federici*

In nome della legge

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- Cassazione civile -

Domanda giudiziale – Interesse ad agire – Criterio di necessità
L’interesse ad agire richiede non solo l’accertamento di una situazione giuridica, ma anche che la parte prospetti l’esigenza di ottenere un risultato utile giuridicamente apprezzabile e non conseguibile senza l’intervento del giudice, poiché il processo non può essere utilizzato solo in previsione della soluzione in via di massima od accademica di una questione di diritto in vista di situazioni future o meramente ipotetiche. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza impugnata che aveva escluso in capo ai ricorrenti - dipendenti dell’Amministrazione delle poste e delle comunicazioni che lamentavano la conversione del rapporto in rapporto di diritto privato senza il loro consenso - la sussistenza dell’interesse ad agire in relazione a declaratorie meramente strumentali, non ancorate ad un diritto concretamente azionato in giudizio, ma riferite ad un generico diritto alla conservazione dello status di impiegati pubblici, restando travolte dalla declaratoria di inammissibilità anche le sollevate questioni di costituzionalità, inidonee a costituire “l’unico e diretto oggetto del giudizio”.
(Sez. lavoro – 23 dicembre 2009 n. 27151)

Appalto – Contratto – Inadempimento - Domanda dell’appaltatore di pagamento del corrispettivo
In tema di inadempimento del contratto di appalto, le disposizioni speciali dettate dal legislatore attengono essenzialmente alla particolare disciplina della garanzia per le difformità ed i vizi dell’opera, assoggettata ai ristretti termini decadenziali di cui all’art. 1667, secondo comma, cc, ma non derogano al principio generale che governa l’adempimento del contratto con prestazioni corrispettive, che comporta che l’appaltatore, il quale agisca in giudizio per il pagamento del corrispettivo convenuto, abbia l’onere – allorché il committente sollevi l’eccezione di inadempimento di cui al terzo comma di detta disposizione – di provare di aver esattamente adempiuto la propria obbligazione e, quindi, di aver eseguito l’opera conformemente al contratto ed alle regole dell’arte.
(Sez. II – 20 gennaio 2010 n. 936)

Esecuzione forzata – Sospensione – Decreto emesso in via di urgenza ex art. 625 II co. cpc
In tema di sospensione dell’esecuzione forzata , il decreto emesso in via di urgenza, a norma dell’art. 625, secondo comma, cpc, esaurisce la sua funzione con l’emanazione della successiva ordinanza pronunciata nel contraddittorio delle parti, i cui effetti è volto ad assicurare; conseguentemente, quando la suddetta ordinanza è emanata, viene meno l’interesse all’impugnazione del decreto suddetto.
(Sez. III – 29 gennaio 2010 n. 2042)

Servitù irregolare – Pattuizione di un obbligo personale configurabile quando il diritto attribuito sia previsto per un vantaggio della persona o delle persone indicate nel relativo atto costitutivo, senza alcuna funzione di utilità fondiaria
In base al principio dell’autonomia contrattuale di cui all’art. 1322 cc è consentito alle parti di sottrarsi alla regola della tipicità dei diritti reali su cose altrui attraverso la costituzione di rapporti meramente obbligatori; pertanto, invece di prevedere l’imposizione di un peso su un fondo (servente) per l’utilità di un altro (dominante), in una relazione di asservimento del primo al secondo che si configura c

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01/02/2011