Fabrizio G. Venturini*

Combattere il reflusso gastroesofageo

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Caratteristiche di una delle malattie più diffuse dell’apparato digerente. Scelte alimentari e stili di vita per evitarne i sintomi. Quando è indicato l’intervento chirurgico

Combattere il reflusso  gastroesofageo

 Tra le patologie più diffuse e fastidiose che coinvolgono l’apparato digerente vi è la malattia da reflusso gastroesofageo (Mrge). Colpisce il 5 - 6% della popolazione, ma la percentuale è più alta se si considera una situazione parafisiologica di reflusso sintomatico normalmente contrastato dalla peristalsi e dall’azione “tampone” della saliva. Interessa il tratto superiore del tubo digerente. Fisiologicamente, il bolo alimentare viene trasportato attraverso l’esofago nello stomaco dove la digestione progredisce in ambiente fortemente acido. Meccanismi di protezione importanti sono lo sfintere esofageo inferiore (Les), valvola di tenuta nel passaggio esofago-stomaco e la progressione peristaltica orofecale. Quando il reflusso diventa frequente e prolungato, si configura una situazione patologica che dà una sintomatologia esplicita, oltre a lesioni della mucosa esofagea che vanno dalla semplice infiammazione fino a ulcere acute. Questa condizione rappresenta la malattia da reflusso gastroesofageo (Mrge). Le sue cause sono molteplici, ma le più importanti sono: incontinenza del Les e peristalsi inefficace con aggressione chimica della mucosa esofagea ed esofagite con una sintomatologia varie

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01/01/2011