Mauro Valeri

Il South African Police Service

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Rispetto delle diversità, riorganizzazione e un’immagine più moderna. Le sfide affrontate dai vertici della polizia sudafricana post apartheid

Il South African Police Service

 Con l’elezione di Nelson Mandela alla carica di presidente della Repubblica, avvenuta nel 1994, anche la Polizia sudafricana fu profondamente riorganizzata. In origine, infatti, era composta da 11 agenzie, ognuna delle quali si caratterizzava per l’utilizzo di una diversa uniforme e per una differente struttura. Le agenzie vennero accorpate in una unica forza di polizia: il Servizio di polizia sudafricana, posto sotto il controllo tecnico operativo di un commissario nazionale. Fu creata poi la figura del ministro di Polizia, referente e responsabile del Servizio da un punto di vista politico, chiamato a rispondere dell’attività di polizia al parlamento e al consiglio dei ministri. Il compito svolto dal primo commissario, il generale George Fivaz, fu particolarmente arduo poiché bisognava dare una nuova immagine e una nuova legittimazione al neonato corpo di polizia. La rottura con il passato doveva essere netta e inequivocabile. Non poteva più essere tollerata alcuna forma di razzismo basata sul colore della pelle o sul genere, e i diritti fondamentali della persona dovevano essere tutelati e difesi con fermezza. I pr

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01/01/2011