di Ambra Gentile*

Condizione dello straniero irregolare

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Identikit delle quattro tipologie di strutture destinate ad accogliere gli immigrati clandestini nel nostro Paese

Condizione  dello straniero  irregolare

La decisione di lasciare il proprio Paese per raggiungerne un altro non è un fenomeno nuovo: la storia dell’uomo è caratterizzata da una costante mobilità di singoli, di gruppi, talvolta di interi popoli, da una regione all’altra della Terra, alla ricerca di migliori condizioni di vita.
Le cause che spingono a emigrare sono riconducibili, anche in epoche diverse, agli stessi fattori e principalmente a uno sviluppo ineguale tra il Paese di partenza e quello di arrivo. Attraverso la mobilità infatti l’uomo ha cercato nella storia di riequilibrare il rapporto fra risorse necessarie e risorse disponibili in un determinato territorio.
Alla tematica dell’immigrazione è strettamente connessa quella relativa alla condizione e al trattamento dello straniero.
In Italia le strutture destinate alla gestione degli immigrati irregolari, secondo i dati forniti dal ministero dell’Interno, sono distinguibili in quattro tipologie: Centri di soccorso e prima assistenza (Cspa), Centri di prima assistenza (Cda), Centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), Centri di identificazione ed espulsione (Cie).

Centri di soccorso e prima assistenza (Cspa)
(art. 23, dpr 31 agosto 1999, n. 394 e succ. mod.)
Sono strutture destinate a garantire un primo soccorso allo straniero appena sbarcato sulle coste italiane. L’accoglienza nel centro è limitata al tempo strettamente necessario all’avvio presso i Cie o all’adozione dei provvedimenti occorrenti per l’erogazione di specifiche forme di assistenza.

  • Ricettività e ubicazione:774 posti, tra Lampedusa (380), Cagliari (220) e Pozzallo - Ragusa (174).
  • Tipologia ospiti trattenuti: stranieri appena sbarcati clandestinamente sulle coste italiane.
  • Finalità: consentono di prestare, nell’immediatezza dello sbarco, attività di accoglienza, assistenza e di profilassi igienico-sanitaria. Permettono di acquisire le prime dichiarazioni dallo straniero sulle sue generalità, nell’attesa che il medesimo sia avviato presso un altro centro, al fine di accertarne l’identità e definirne la posizione amministrativa.

Centri di prima assistenza (Cda)
(dl 30 ottobre 1995, n. 451, conv. in legge 29 dicembre 1995, n. 563)
La funzione dei Cda è quella di accogliere, assistere e soccorrere gli stranieri appena sbarcati prima di avviare le procedure propedeutiche al rimpatrio.

  • Ricettività e ubicazione: 3.376 posti tra Bari, Foggia, Crotone, Caltanissetta, Ancona e Brindisi.
  • Tipologia ospiti: stranieri giunti irregolarmente sulle coste itali
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01/11/2010