a cura di Anacleto Flori

EDELWEISS PER GABRIELE

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EDELWEISS PER GABRIELE

Moena (Tn). Il sovrintendente capo Gabriele Rossi prestava servizio presso il Reparto prevenzione crimine Lombardia, ma ormai da anni, per la sua alta professionalità e per le sue grandi doti morali, era uno dei capi pattuglia di riferimento per il servizio di Sicurezza e soccorso in montagna della Polizia di Stato. Quello svolto a Moena era il lavoro dei mesi invernali: un lavoro che pian piano si era trasformato in vera e propria passione. Una passione spezzata da quel tragico incidente stradale del 26 settembre di due anni fa durante un inseguimento a Villa di Literno (Ce) in cui Gabriele ha perso la vita. Ma da quella terribile perdita è nato un legame quasi indissolubile tra la sua famiglia e il C.A.A. della Polizia di Stato di Moena. La passione per quel lavoro “invernale” che tanto amava, la aveva trasmessa anche ai suoi genitori, Romano e Angela e all’allora fidanzata Silvia, i quali fin dal giorno dei funerali avevano espresso il desiderio che Gabriele potesse continuare a guardare la sua famiglia e i suoi colleghi dall’alto di una montagna. Non è stato facile trovare la montagna e la cima più adatte: in tutto questo tempo il Centro addestramento alpino di Moena è diventato per i familiari di Gabriele quasi una seconda casa: un affetto vero e sentito che ha spinto mamma Angela (nel riquadro a destra, insieme al comandante del C.A.A. Andrea Salmeri) a dire, con grande spirito di appartenenza e di affetto per la Polizia di Stato: «qui sono a casa mia». Sono trascorsi quasi due anni, ma alla fine gli istruttori della Sezione attività alpinistiche hanno trovato a Pozza di Fassa, nel Becco dell’Aquila a quota 2.200 (Gruppo del Cattinaccio), il posto ideale per tracciare quella che ora si chiama la via “Edelweiss per Gabriele”. Una via che parte proprio nel punto in cui una solitaria e tenace stella alpina si è fatta largo tra le rocce; lì, all’alba di una giornata di fine estate, è stata collocata, con una cerimonia tanto semplice e raccolta quanto emozionante e commovente, una targa ricordo. Questa “via” ora è parte del patrimonio della Scuola di Moena che ne farà una delle sue “palestre” per i corsi di alpinismo, affinchè negli anni sarà sempre viva la memoria di Gabriele Rossi, un poliziotto vero.

Campioni per un giorno
Padova. Atletica leggera, mini-volley, tiro a segno, tiro con l’arco e mountain bike, queste le cinque discipline nelle quali, sotto la guida di istruttori qualificati e grandi campioni dello sport, si sono cimentati i 250 ragazzini padovani che hanno preso parte a “Una giornata di sport insieme” organizzata dal II Reparto mobile di Padova e dal gruppo sportivo delle Fiamme oro di atletica leggera. La manifestazione, giunta alla sesta edizione e che ogni anno si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla celiachia e sulle intolleranze alimentari, si è svolta sul campo sportivo posto della storica caserma di via D’Acquapendente 33, dove per un giorno, i campioni dell’atletica delle Fiamme oro hanno lasciato il posto all’entusiasmo dei bambini e li hanno guidati alla scoperta delle varie specialità. All’ora di pranzo poi, tutti a mensa, dove anche i bambini celiaci e con intolleranze alimentari varie, hanno potuto mangiare tranquillamente assieme a tutti gli altri, grazie a un servizio di catering predisposto dall’Associazione italiana celiachia.
La giornata particolare, che ha visto anche la partecipazione del questore di Padova, Luigi Savina, si è quindi conclusa con l’applauditissima esibizione del reparto cinofili, degli sbandieratori di Montagnana e la consegna di una medaglia ai giovanissimi atleti.

Un poligono tutto nuovo
Firenze. Lo scorso 21 ottobre ha finalmente riaperto i battenti il poligono di tiro dell’VIII Reparto mobile. La struttura costruita nel 1997 era stata chiusa nel 2004 per urgenti interventi di ristrutturazione e di ammodernamento, finanziati dal ministerro dell’Interno

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01/11/2010