a cura di Sergio Foffo

Salvamento d’oro

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Salvamento d’oro

È l’uomo di punta del nuoto per salvamento italiano, capace di conquistare sette medaglie d’oro, due d’argento e una di bronzo nelle due edizioni dei Mondiali rescue a cui ha partecipato, l’ultima delle quali si è conclusa il 9 ottobre ad Alessandria, in Egitto. Se aggiungiamo i 4 ori, 2 argenti e un bronzo vinti ai World games 2009 e i 6 ori conquistati agli Europei del 2007, abbiamo la dimensione di uno dei grandi campioni delle Fiamme oro. Federico Pinotti è l’atleta italiano che ha vinto di più in questa disciplina in campo internazionale. E pensare che fino al 2005 si era dedicato solo alle gare di nuoto “classiche”, con buoni risultati nelle categorie giovanili.
Poi la decisione che ha dato una svolta alla sua carriera sportiva: nel 2005 passa al nuoto per salvamento. Due anni di rodaggio per apprendere tutti i segreti di una disciplina nuova e nel 2007 fa il suo esordio in campo internazionale ai Campionati europei. È subito oro.
Un atleta che non si è solamante accontentato di vincere tutto, ma che ha anche stabilito numerosi primati. Infatti, nel 2009 ha stabilito tre record del mondo in altrettante specialità: 200 m. ostacoli, 50 m. trasporto manichino e 100 m. misti.
«Le qualità necessarie per un atleta di salvamento – dice il campione iridato delle Fiamme oro – sono l’acquaticità, la forza di volontà, passione e dedizione, tutte doti che chi pratica questo sport deve possedere per emergere ad alti livelli; bisogna essere dei buoni nuotatori, ma è fondamentale la componente tecnica, che si acquisisce grazie a trainer preparati, con duri allenamenti e molti sacrifici».
Sacrifici ripagati da tante vittorie: «Sentire l’inn

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01/11/2010