Anna Lisa Spitaletta

Polizia on the road, Africa e solidarietà

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16mila chilometri in 60 giorni, 19 poliziotti motociclisti e il loro viaggio lungo la strada rossa che porta a Nekempte, in Etiopia, per aiutare il grande sogno di un piccolo villaggio: più acqua e mulini, meno fame e mortalità

Polizia on the road, Africa e solidarietà

 «In Africa avevo una fattoria ai piedi degli altipiani del N’gong. A 150 chilometri più a nord su quegli altipiani passava l’Equatore; eravamo a 1.800 metri sul livello del mare. Di giorno si sentiva di essere in alto, vicino al sole, ma i mattini, come le sere, erano limpidi e calmi, e di notte faceva freddo». Comincia così uno dei più emozionanti racconti del continente africano, La mia Africa di Karen Blixen reso poi ancor più celebre dall’omonimo film di Sydney Pollack. La scrittrice danese fu così ammaliata dal Continente nero, dopo la sua permanenza quasi ventennale alla conduzione di una piantagione di caffè vicino Nairobi, che in sua assenza soffrì forti i sintomi di quel patimento senza farmaci di cura che è il “mal d’Africa”. E chissà se non è stato questo stesso “male”, così sottile e sconosciuto, che ha viaggiato sottopelle ai 19 motociclisti di Motoforpeace sulle strade battute quest’anno, per la terza volta in Africa, portando un abbraccio di solidarietà alla terra più povera del mondo.
Ma cos’è Motoforpeace? E chi sono i 19 motociclisti del team “Africa sedicimila”? «Tutto è iniziato in occasione del Giubileo, nel 2000, col primo viaggio a Capo Nord, quando maturò l’idea di destinare i fondi raccolti per il viaggio a fini umanitari. In quel caso furono devoluti per le ricerche sulle sindromi atassiche» spiega Dino Lepore, ideatore e presidente della onlus Motoforpeace. Un ragazzo alto e dalle spalle larghe, e non solo per il giubbino da motociclista “on the road” che indossa sempre, anche a Roma e anche davanti a una tazza di caffè, dove il fedele casco resta al centro del tavolino come un nume ispiratore, per tutto il tempo delle domande. Così Dino inizia a srotolare i racconti dei dieci viaggi già conclusi dall’associazione con l’aplomb di un poli

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01/11/2010