Loredana Lutta

Liberi di scommettere

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Francia
Monopolio dello Stato per cinque secoli, da quando Francesco I lanciò una lotteria nel 1539, giochi e scommesse – limitatamente a quelli online – in Francia sono stati liberalizzati. Dietro pressioni della Commissione Europea, che dal 2007 sollecitava il governo ad aprire questo mercato alla concorrenza, lo scorso maggio il parlamento francese ha adottato una legge che consente l’ingresso nel settore delle scommesse sportive e ippiche e del gioco del poker a operatori nazionali e stranieri. Si tratta spesso di società specializzate, già molto sviluppate in Europa, dalle quali dovranno difendersi Fdj (Française des Jeux) e Pmu (Pari mutuel urbain), le due società finora titolari del monopolio statale assieme ai casinò.
Numerose le licenze già concesse dalla Arjel (Autorité de régulation des jeux en ligne) l’autorità centrale a cui spetta anche il compito di vigilare sulle frodi e sul rischio di sviluppare una dipendenza dal gioco. L’agenzia, che ha lanciato una campagna di prevenzione su Internet con cui gli utenti vengono invitati a utilizzare solo i siti autorizzati, accerterà, ad esempio, che gli operatori riportino sempre online l’appello ai giocatori a moderarsi.
Tra gli obblighi cui sono tenute le società, che al costo di 20mila euro hanno ottenuto una licenza valida cinque anni, c’è quello di limitare l’offerta ai giochi e alle scommesse per i quali sono stati autorizzati; verificare

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01/08/2010