a cura di padre Franco Stano
San Giuseppe da Copertino
Padre Giuseppe si trovava allora ospite in un convento cappuccino a Pietrarubbia, fra le colline marchigiane, dove era stato confinato a causa di un giudizio piuttosto perplesso del Sant’Ufficio di Napoli sui fenomeni mistici che ne accompagnavano la vita. Egli, che in precedenza era stato mandato e poi allontanato da Assisi, adesso stava per essere trasferito anche da Pietrarubbia, e questo a causa della sua crescente e invisa popolarità. Giunse infatti nel convento cappuccino, dove era ospite, il vicario generale del vescovo di Urbino che gli intimò di accompagnarsi a lui che lo avrebbe condotto ad altra destinazione.
«Dove mi porterete?», domandò timidamente padre Giuseppe.
«Mi è stato vietato di dirvelo», rispose il vicario generale.
«Ci sarà Dio nel luogo ove mi portate?», domandò il santo.
«Padre sì, senza dubbio!», rispose il Vicario.
«E allora andiamo, Monsignore!», si dispose semplicemente a partire il sacerdote conven