Antonio Grande*

Indagini “a freddo”

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A un secolo dalla circolare Fani che regolamentò l’autopsia giudiziaria, l’indagine del medico legale resta un fondamentale completamento del sopralluogo sulla scena del delitto

L’autopsia, ovvero il “guardare se stesso” o “guardare con i propri occhi” (da ἀυτός = stesso ed ὄψις = vista), rappresenta uno tra i primi esami della medicina antica, ritrovandosi tracce delle prime esperienze settorie già nel III secolo aC (scuola ellenistica di Alessandria).
Nella conoscenza comune tale indagine è subito associata alla figura del medico legale e agli atti violenti, “automaticamente” correlati ad un “assassino” ed alla sua “vittima”. In questo senso anche l’autopsia giudiziaria, richiesta nel sospetto o nella certezza di una morte causata da un atto criminoso, ovvero l’indagine medico legale per eccellenza, vanta radici assai profonde, anche pre-medievali, pur avendo assunto pieno significato tecnico-scientifico solo verso la metà del XVII secolo. All’inizio del XX secolo si sentì il bisogno, nel nostro Paese, di una nuova e più completa normativa che, unitamente ad analogo dispositivo riguardante il sopralluogo, pose l’Italia, nel secolo dello sviluppo scientifico delle indagini giudiziarie, all’avanguardia nella regolamentazione di queste particolari e specifiche attività tecniche. Le circolari in materia di autopsia giudiziaria e sopralluogo (circ. n. 1665 del 30/6/1910 e circ. n. 1667 del 24/7/1910), emanate nel 1910 dall’allora ministro di Grazia e Giustizia e dei Culti, Mario Fani, e rivolte ai procuratori generali presso le Corti d’appello del Regno, fornirono le istruzioni alle quali attenersi da quel momento in avanti, per rendere più sicuro, più celere e più efficace tale fase di accertamento nel processo penale.
Nei cent’anni trascorsi dalla sua pubblicazione, le indicazioni contenute nella circolare Fani sull’autopsia giudiziaria sono rimaste nella loro sostanza pressoché immodificate, e costituiscono ancora oggi (come quelle, peraltro, contenute nella circolare sul sopralluogo giudiziario) un patrimonio metodologico indiscusso, ricco di preziosi insegnamenti.
Il ministro Fani, anteponendo – seppure di pochi giorni – la pubblicazione delle istruzioni riguardanti l’autopsia giudiziaria alle indagini nei sopralluogh

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01/08/2010