Loredana Lutta

Sempre più videosorveglianza

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Francia
Sette controllori aggrediti da una decina di individui a bordo di un treno lo scorso marzo; un ragazzo ferito gravemente da una banda di teppisti che lo aveva avvicinato su un tram; un autobus incendiato e un altro preso a sassate per rappresaglia dopo un’operazione antidroga ad aprile. Sui mezzi pubblici, non solo nella banlieue parigina ma anche nella provincia francese, si consumano violenze, piovono sassi, molotov, persino proiettili e per mettere in sicurezza passeggeri e personale il ministro dell’Interno Hortefeux ha lanciato un piano nazionale. Stazione per stazione, linea per linea, alla fine di maggio i prefetti hanno ultimato la mappa del rischio nei trasporti pubblici mentre nell’Ile-de-France, la regione di Parigi, è già stata intensificata la sorveglianza lungo quattro importanti direttrici che collegano la capitale alla periferia e in sei grandi stazioni. Le “antenne” di polizia che attualmente vigilano sulla sicurezza di questi importanti snodi delle comunicazioni parigine si svilupperanno in veri e propri commissariati e grazie a pattuglie polivalenti i poliziotti potranno operare indistintamente su treni, autobus e tram senza doversi bloccare all’ingresso della metropolitana perché competenti solo per i mezzi di superficie. Sulla videosorveglianza l’impegno della Sncf (le ferrovie francesi) è d

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01/06/2010