Maria Grazia Giommi

In nome della legge

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- Cassazione civile -

Deposito in albergo - Responsabilità per colpa dell’albergatore in caso di furto di un oggetto di valore sottratto dalla camera del cliente
L’albergatore risponde, a norma dell’art. 1785 bis cc, del furto di un oggetto di valore sottratto dalla camera del cliente qualora il furto si verifichi nelle ore di indisponibilità del servizio di custodia gestito dall’albergatore stesso e non sia stata assicurata un’adeguata sorveglianza dei locali e delle chiavi delle camere. Per liberarsi da tale responsabilità, l’albergatore ha l’onere di provare che la prevenzione del furto avrebbe richiesto l’adozione di misure dal costo sproporzionato ed inesigibile in rapporto alla natura ed al prezzo delle prestazioni alberghiere fornite al cliente, nonché in relazione al rischio concreto del verificarsi di eventi del genere.
(Sez. III – 7 maggio 2009 n. 10493)

Contratto stipulato tra una gestante, una struttura sanitaria ed un medico
Gli effetti del contratto debbono essere individuati avendo riguardo anche alla sua funzione sociale e tenendo conto che la Costituzione antepone, anche in materia contrattuale, gli interessi della persona a quelli patrimoniali. Ne consegue che il contratto stipulato tra una gestante, una struttura sanitaria ed un medico, avente ad oggetto la prestazione di cure finalizzate a garantire il corretto decorso della gravidanza, riverbera per sua natura effetti protettivi a vantaggio anche del concepito e del di lui padre, i quali, in caso di inadempimento, sono perciò legittimati ad agire per il risarcimento del danno.
(Sez. III – 11 maggio 2009 n. 10741)

Lavoro subordinato - Mansioni - Diritto alla qualifica superiore
Agli effetti della tutela apprestata dall’art. 2103 cc – che attribuisce al lavoratore, utilizzato per un certo periodo di tempo da parte del datore di lavoro in compiti diversi e maggiormente qualificanti rispetto a quelli propri della categoria di appartenenza, il diritto non solo al trattamento economico previsto per l’attività in concreto svolta ma anche all’assegnazione definitiva alla qualifica superiore – condizione essenziale è che l’assegnazione alle più elevate mansioni sia stata piena, nel senso che abbia comportato l’assunzione della responsabilità diretta e l’esercizio dell’autonomia e dell’iniziativa proprie della corrispondente qualifica rivendicata.
(Sez. l

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01/06/2010