Sara Cerqua

Vite online

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Chi racconta del padre alpino, chi della guerra. Un nuovo socialnetwork grazie agli anziani mantiene viva la memoria del passato

“Se non ricordiamo non possiamo comprendere” sosteneva il romanziere inglese E. M. Foster al quale un gruppo di giovani torinesi si sono ispirati per realizzare uno dei più interessanti socialnetwork che viaggia in Rete. Denominato Banca della Memoria e fondato nel giugno 2006 sotto il patrocinio della provincia di Cuneo, il progetto no profit consiste in una raccolta spontanea delle memorie di persone nate prima del 1940 in formato video-racconto della durata di dieci minuti.
Per costituirlo, salvando dall’oblio preziose esperienze di vita, i quattro autori hanno attraversato l’Italia a caccia di anziani disposti a rilasciare video interviste in cui narrano fatti lontani nel tempo inerenti la vita quotidiana, le tradizioni popolari, religiose e culturali dei tempi andati. Hanno fatto tappa in quaranta città, da nord a sud, e raccolto una serie di testimonianze per riversarle sull’interfaccia telematica dell’iniziativa www.memoro.org/it. Nel 2009 sono di nuovo partiti, in cerca di ricordi, attraversando il Paese in Vespa per sedici giorni soffermandosi in sedici città diverse. Hanno nuovamente

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01/04/2010