Loredana Lutta
Contro gli ultrà
Francia
In autunno gli ultras francesi dovranno fare i conti con una nuova legge sulla violenza negli stadi. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Brice Hortefeux all’indomani degli scontri in cui a Parigi l’ultima domenica di febbraio un tifoso è stato pestato a morte. Vittima e aggressori tifano per la stessa squadra, il Paris Saint Germain, ma su curve e estremismi politici opposti. Così come ogni domenica oramai da anni, le squadre di ultras che prendono il nome dagli spalti sui quali si collocano (Boulogne e Auteil) si sono affrontate nonostante l’intransigenza delle misure di sicurezza predisposte per la partita avesse dissuaso dalla trasferta persino i tifosi della squadra avversaria, l’Olympique Marsiglia.
«Le nuove norme vieteranno le trasferte ai tifosi nei casi – ha detto il ministro – di rischio elevato per l’ordine pubblico e per periodi di tempo determinati», ma intanto il Governo ha raccolto l’appello alla fermezza del presidente Sarkozy e lanciato un’offensiva contro gli hooligan mettendo in campo l’arsenale normativo e operativo già a disposizione. A cominciare dalla legge sulla violenza delle bande entrata in vigore proprio il mese scorso e a cui, dopo gli scontri al “Parco dei Principi”, Hortefeux ha chiesto ai prefetti di dare subito applicazione. Oltre a punire con la detenzione fino a un anno la semplice partecipazione a gruppi costituiti allo scopo di commettere violenze, in una scuola o allo stadio, la legge porta la durata massima di interdizione dagli stadi da tre a sei mesi e a do