Caterina Carannante

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Nuove misure contro l’istigazione alla violenza
Senato – (ddl 1950) Introduzione del reato di istigazione e apologia dei delitti contro la vita e l’incolumità della persona, di iniziativa di Raffaele Lauro

Arginare l’esortazione alla violenza e all’aggressione, fenomeno diffuso e oggi ancora più pericoloso per la pervasività dei nuovi strumenti informatici a disposizione. Il codice penale già prevede alcune fattispecie di reato riconducibili all’istigazione a delinquere, ma le norme risultano inadeguate a prevenire e reprimere con efficacia le nuove forme del fenomeno. Da qui la proposta di legge – all’esame della commissione Giustizia del Senato – che sottolinea la necessità di punire espressamente “il comportamento di chi, tramite discorsi, espressioni, scritti, interventi, in Internet e nei social network o tramite altro mezzo di comunicazione mediatica, telematica o informatica, istiga a commettere un delitto contro la vita e l’incolumità individuale o fa apologia di uno o più dei medesimi delitti”.
La relazione introduttiva del provvedimento evidenzia come sia oggi ormai drammaticamente diffusa, anche tra i minorenni, l’abitudine ad utilizzare gli strumenti informatici per ledere la dignità delle persone nelle forme più gravi, dai ricatti, alle ingiurie a sfondo sessuale o razzista, alla diffamazione, con effetti senza dubbio gravissimi. La possibilità che in tempo reale un numero potenzialmente illimitato di persone sia in grado di condividere il contenuto dell’offesa espone infatti la vittima a rischi particolarmente rilevanti. Attraverso gli strumenti informatici inoltre – si legge ancora nel provvedimento – è possibile condiz

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01/03/2010