a cura di Anacleto Flori
Formazione e solidarietà
Con gli onori di casa fatti dal nuovo direttore Gerardo Cautilli, subentrato al prefetto Mario Esposito, il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha ufficialmente dichiarato aperto l’Anno accademico 2010 della Scuola superiore di Polizia. Nel corso della cerimonia di inaugurazione, cui ha preso parte il capo della Polizia Antonio Manganelli, è stato ribadito l’impegno didattico che la Scuola superiore ha intrapreso con le principali università romane La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre. Grazie alla collaborazione sistematica con il mondo accademico (molti docenti del Consiglio didattico della Scuola superiore sono illustri professori universitari come Fabrizio Ramacci, coordinatore della cattedra di giurisprudenza dell’Università La Sapienza, Gianvittorio Caprara, preside della facoltà Psicologia 2 de La Sapienza, e Luigi Moccia proveniente dall’Università Roma Tre) l’istituto è ormai diventato un passaggio obbligato nella crescita formativa, di specializzazione ed aggiornamento professionale dei funzionari della Polizia di Stato.
I diversi percorsi formativi si sviluppano su elevati standard di livello post-universitario e concorrono a creare una classe di funzionari di polizia capace di svolgere al meglio le proprie funzioni al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini e di far fronte, da moderni “manager della sicurezza”, alle esigenze quotidiane connesse ai problemi emergenti di una società complessa. Attualmente sono in fase di svolgimento il 98°, il 99° e il 100° corso per commissari che, alla fine di un percorso della durata di due anni, conseguiranno il master di 2° livello in Scienze della sicurezza. L’inaugurazione del nuovo Anno accademico ha inoltre seguito di alcuni giorni la conclusione del 25° corso per dirigenti che, al di là della preparazione dimostrata durante le lezioni, si è distinto per un bel gesto di altruismo e sensibilità. A conclusione del ciclo formativo, infatti, i 70 partecipanti al corso hanno deciso di istituire un fondo per una borsa di studio intitolata alla memoria del vice questore aggiunto Paolo Aldo Scrofani, ucciso a Milano nel 2002 da una esplosione di gas mentre tentava di far desistere dai propri intenti criminali un pregiudicato che dopo essersi barricato in casa per opporsi all’esecuzione di uno sfratto aveva minacciato di far saltare il palazzo. E così, il capo della Polizia Antonio Manganelli, nel corso di una cerimonia che si è tenuta all’interno della stessa Scuola, ha ricevuto, alla presenza della vedova e della figlia del funzionario deceduto, la somma di 6mila euro. Soldi che serviranno appunto a finanziare una borsa di studio di durata triennale da destinare all’orfano di un dipendente della Polizia di Stato, frequentatore dell’ultimo anno di scuole superiori, per permettergli di intraprendere gli studi universitari.
La Flagellazione vista dalla Scientifica
Venezia. Quando la polizia scientifica incontra l’arte i risultati possono essere davvero sorprendenti. Uno dei più enigma