Annalisa Bucchieri
Questione... di stile
Belstaff, la marca leader del look casual, presenta una nuova collezione dedicata ai poliziotti
Polizia di Stato e mondo dell’imprenditoria. Il dialogo è sempre più intenso e produce nuovi progetti che esportano il messaggio della legalità anche in terreni apparentemente anomali, non istituzionali, ma che hanno una forte risonanza mediatica e riscuotono grande interesse da parte degli italiani, come quello della moda. È con questo spirito che il Dipartimento della pubblica sicurezza ha patrocinato una linea di abbigliamento casual Belstaff dedicata alla Polizia di Stato. «I poliziotti sono caratterizzati da un forte spirito di appartenenza – spiega il direttore dell’Ufficio relazioni esterne del Dipartimento, Maurizio Masciopinto – tant’è vero che la quasi totalità di coloro che entrano in polizia vi rimangono fino al momento della pensione. Perciò abbiamo voluto interpretare insieme alla Belstaff questa che appare una scelta non solo professionale ma di vita. Una scelta, cioè che permea il proprio modo di essere nel quotidiano. La collezione disegnata dal brand unisce la visione del look casual a quello che si tiene durante il servizio. Per cui crea un’ideale continuità tra il momento in cui donne e uomini della polizia sono a lavoro e il momento in cui spendono il loro tempo libero, che non è mai totalmente “libero” dal proprio ruolo sociale. Si rimane sempre poliziotti e orgogliosi di essere riconoscibili come tali ». La scelta dell’interlocutore è ricaduta su Belstaff per numerose ragioni. «Prima di tutto – continua Maurizio Masciopinto – perché è il fiore all’occhiello del Made in Italy nel mondo per quanto riguarda l’abbigliamento casual, per i capi da motocicletta in particolare, ed annovera da sempre tra i suoi clienti affezionati i poliziotti. In secondo luogo la Belstaff presta un’attenzione particolare alla funzionalità dei capi e alla sicurezza di chi li indossa, ponendosi all’avanguardia nella ricerca di tessuti tecnici altamente resistenti e antistrappo, capaci di proteggere la persona dalle intemperie meteorologiche (e dalle accidentalità, ad esempio il fuoco). Oltre ai materiali ignifughi la Belstaff ha già testato protezioni balistiche in kevlar per la Delta force tre anni fa e ne sta ora riadattando l’applicazione ai capi delle nuove collezioni».
Protezione, funzionalità, stile: ecco le tre parole chiave che riassumono il senso di una linea che va dalle giacche ai pantaloni, dalle scarpe alle cinture, dalle tracolle agli zaini, dalle magliette alle camicie. Total look, quindi, come dicono gli addetti ai lavori, anzi meglio, total police look.
Belstaff, vestire sicuri
Dopo aver vestito le star più amate di Hollywood – bastino per tutti, Brad Pitt e George Clooney – dopo essere stata protagonista dei costumi di scena in oltre 80 film dove l’avventura era più avventura, da Harry Potter fino a Indiana Jones, la Belstaff ora si rivolge a chi lavora ogni giorno senza controfigure, affrontando rischi reali, cioè ai tutori della legalità e della sicurezza. A spiegarci la strategia imprenditoriale che sta dietro a questo nuovo filone “istituzionale” della Belstaff è il suo frontman nonché vicepresidente, Manuele Malenotti, che insieme al fratello Michele ha portato il brand ai massimi livelli mondiali.
Belstaff e Polizia di Stato, come nasce questo connubio?
Dal dna del nostro marchio: siamo “geneticamente” affini alle forze dell’ordine. La nostra attività di cui nel 2010 festeggiamo l’85° compleanno, ha avuto inizio, infatti, con i corpi militari. Negli Anni ‘30 e ‘40 confezionavamo le divise per la Raf e la Royal army britannica, nonché per l’esercito coloniale. E quando abbiamo ridisegnato la collezione negli Anni ‘90 abbiamo ripreso la linea “militare”. Molti stilemi – collo, tasche, imbottiture, cuciture – si ispirano al mondo delle uniformi e soprattutto tengono presente l’alta funzionalità del prodotto.
Quali caratteristiche hanno i capi della collezione?
Rispetto alla linea Belstaff già conosciuta questi sono tutti modelli nuovi disegnati pensando ad una ideale continuità tra il momento lavorativo e quello del tempo libero. Quindi abbiamo riproposto i colori istituzionali della divisa della polizia, con cremisi, colore difficilissimo, blu/azzurro, nero, senape/giallo per i capi più estivi. Abbiamo puntato molto nella scelta di tessuti tecnici che rispondono alle esigenze di massima protezione.
Chi è il cliente a cui vi rivolgete?
Abbiamo lavorato cercando di soddisfare tutta la varietà di persone che compongono l’universo polizia. Già tantissimi poliziotti sono amanti del marchio Belstaff, soprattutto coloro che vanno in moto, perché è un marchio sinonimo di un uomo e di una donna sicuri di sé, eleganti e “operativi” al tempo stesso. Inoltre sono stati studiati accorgimenti per una fascia d’età più giovane e per una più adulta. Per esempio lo stemma araldico della polizia è stato applicato in maniera differenziata: per i giovani scudettoni evidenti, come impone la tendenza attuale; loghi di metallo più discreti, invece, per la clientela adulta.
Dove si potrà acquistare una giacca policestyle?
Recentemente abbiamo presentato la collezione alla nostra rete di vendita che ha risposto con entusiasmo. Già da adesso i capi sono acquistabili nelle nostre sei showroom sparse in Italia. Mentre nei negozi affiliati al nostro brand la collezione estiva sarà disponibile da giugno. Naturalmente per i poliziotti sarà praticabile la modalità online con corsia preferenziale, anche di prezzo (è in fase di verifica un link al sito della Polizia di Stato). Il poliziotto è il nostro primo testimonial per cui deve piacere soprattutto a lui/lei ed andare incontro alle sue esigenze.
A proposito di testimonial, ne avete avuto uno d’eccezione: il capo della Polizia Antonio Manganelli, al quale avete consegnato il prototipo della San Michele Jacket, che prende nome dal patrono dei poliziotti…
È stato un grande onore conoscere il prefetto Manganelli. Fa effetto vedere la nostra giacca addosso ad un uomo di tale responsabilità… fra l’altro la porta molto bene. Per noi è l’inizio di una collaborazione mediatica, strategica e commerciale che speriamo di coltivare a lungo.
In che modo proseguirete la collaborazione con il Dipartimento della pubblica sicurezza?
Stiamo studiando qualcosa di specifico per gli operatori della Stradale e i Nocs, il Nucleo operativo centrale di sicurezza. Che la continuità sia un elemento imprescindibile di questo progetto lo riprova il fatto che abbiamo creato un’azienda nuova che segue esclusivamente i rapporti con le istituzioni. Del resto ci sono i “precedenti”: abbiamo lavorato con la Presidenza del consiglio dei ministri per il G8, realizzato una giacca per il Pontefice, e infine la giacca della pace consegnata ai premi Nobel.