Carla Massi*

Lontano dal freddo

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Le basse temperature sono il grande nemico di chi soffre di problemi cardiaci. Gli anziani tra le categorie più a rischio

La temperatura scende, il cuore soffre. Il golf, il cappotto, gli sbalzi improvvisi e le correnti. Attenzione a tutto nel momento in cui l’apparato cardiovascolare non funziona al meglio. Ma anche quando la pressione è alta. Parola d’ordine: assecondare il proprio corpo, nessuna prova di coraggio. Il freddo rigido e il caldo torrido, d’altronde (nonché l’inquinamento atmosferico) aumentano, infatti, i casi di infarto. O, comunque, fanno salire il numero delle patologie cardiologiche. Nei centri dove ogni giorno, per esempio, vengono ricoverati dieci infarti nei giorni di afa e in quelli di pieno inverno almeno 2-4 persone vanno ad aggiungersi alla lista.
Ai vari studi se ne aggiunge uno inglese pubblicato recentemente sulla rivista scientifica “Heart”: è una super analisi, firmata da Krishnan Bhaskaran della School of hygiene and tropical medicine di Londra, dei dati che quantificano i casi di infarto e li confrontano con il calendario. È emerso che le temperature rigide e quelle torride aumentano il numero di “accidenti” registrati og

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01/01/2010