Loredana Lutta
Una nuova forza contro il terrorismo
FRANCIA
Contro gli attentati terroristici la polizia francese si arma di una nuova unità speciale, la Fipn (Force d’intervention de la police nationale). L’ha presentata il ministro dell’Interno Brice Hortefeux lo scorso dicembre a Bièvres, vicino Parigi, nella sede operativa del Raid (Recherche, assistance, intervention, dissuasion). E proprio questa unità d’élite con competenza nazionale costituisce la compagine del Fipn unitamente ad altri due reparti speciali della Police nationale: il Gipn (Groupes d’intervention de la police nationale), presente in 78 dipartimenti del Paese, e la Bac (Brigade anticommando) della Préfecture de Police di Parigi. Cinquecento superpoliziotti in grado di intervenire in brevissimo tempo in eventi di vasta portata e sparsi sul territorio. Dall’11 settembre 2001 in poi, la minaccia terroristica si è presentata con il sequestro di un numero elevato di ostaggi, come nella scuola di Beslan nell’Ossezia del Nord, o con attacchi kamikaze coordinati e simultanei: è il caso di Madrid nel 2004, di Londra l’anno seguente o, più recentemente, di Mumbai. Nel dicembre del 2008, proprio a seguito degli attentati nella metropoli indiana, i corpi speciali della polizia francese si sono messi alla prova con un’esercitazione che a Parigi, Lione e Marsiglia ha simulato attentati multipli con prese d’ostaggi in grattacieli, stazioni e aeroporti. Uno scenario da cui è emersa la necessità di migliorare il coordinamento tra i tre reparti, risultati sottodimensionati per affrontare, singolarmente, eventi complessi. Con la nascita della Fipn, nelle situazioni di crisi il comando sarà unico e farà capo al responsabile del Raid; l’addestramento è comune e l’equipaggiamento potenzia