Umberto Galimberti
Nonni
Come è noto la nostra società invecchia. E oltre ai vecchi seduti sulle panchine dei parchi a trascorrere il loro tempo vissuto come inutile, o a quelli raccolti intorno al tavolo del bar a smistare carte per trascorrere il tempo; oltre ai vecchi assistiti dalle badanti, in quella terra di nessuno contesa dal bisogno d’assistenza e dall’indifferenza della cura mercenaria, ci sono anche i nonni che, invece di stare sulle panchine o al bar, si prendono cura dei loro nipotini in quella relazione affettiva che qui chiamiamo “amore”.
Non che i genitori non amino i loro figli, ma hanno due fattori che limitano l’espressione di questo amore: il tempo e la responsabilità della loro crescita. L’amore, infatti, vuole tempo, e tempo vuol dire “quantità”. I padri e le madri che, non disponendone, dicono di dedicare ai loro figli poco tempo, ma di buona qualità, si autoingannano, perché i processi di crescita dei bambini, sia a livello cognitivo sia a livello affettivo, sono lenti. E poco tempo