a cura di Maria Grazia Giommi
In nome della legge
- Cassazione civile -
Furto in appartamento agevolato da ponteggi, installati per il restauro del fabbricato, privi sia di illuminazione che di misure di sicurezza - Responsabilità, oltre che dell’impresa che ha realizzato i ponteggi stessi, anche del condominio committente dei lavori
Del danno patito da persona il cui appartamento sia stato svaligiato da ladri, introdottivisi attraverso ponteggi installati per il restauro del fabbricato e privi sia di illuminazione che di misure di sicurezza, possono essere chiamati a rispondere non solo l’impresa che ha realizzato i ponteggi stessi, ma anche il condominio, per un duplice titolo: sia quale custode del fabbricato, a norma dell’art. 2051 cc, sia per culpa in vigilando od in eligendo allorché risulti che abbia omesso di sorvegliare l’operato dell’impresa appaltatrice, ovvero ne abbia scelta una manifestamente inadeguata per l’esecuzione dell’opera.
(Sez. III – 17 marzo 2009 n. 6435)
Appalto - Danni cagionati a terzi dall’esecuzione dell’opera - Responsabilità dell’appaltatore - Sussistenza della Corresponsabilità del committente
In tema di appalto, solo l’appaltatore deve ritenersi responsabile dei danni cagionati a terzi dall’esecuzione dell’opera, potendosi eccezionalmente configurare una corresponsabilità del committente nel caso di specifica violazione da parte sua di regole di cautela nascenti ex art. 2043 cc ovvero quando l’evento dannoso gli sia addebitabile a titolo di culpa in eligendo, per avere affidato l’opera ad impresa che palesemente difettava delle necessarie capacità tecniche ed organizzative.
(Sez. III – 26 marzo 2009 n. 7356)
- Cassazione penale -
Ingiuria - Condomino che rivolge all’amministratore, nel corso di un’assemblea condominiale, l’espressione: «Lei è un bugiardo, dice il falso e mente»
Non integra gli estremi del reato di ingiuria la condotta di colui che, in qualità di condomino, rivolga all’amministratore, nel corso di un’assemblea condominiale, la seguente espressione: «Lei è un bugiardo, dice il falso e mente», considerato che, al fine di apprezzare la lesività di detta espressione, è necessario contestualizzarla e cioè rapportarla al contesto spazio-temporale nel quale è stata pronunciata, avuto riguardo allo standard di sensibilità sociale del tempo. (Fattispecie nella quale la Corte ha osservato che se l’espressione con la quale si attribuisca la patente di bugiardo e mentitore può in astratto assume