Antonio Manganelli

Per un lavoro di squadra

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Con l’approssimarsi delle festività natalizie, che spero trascorrano serene per tutti, appare più che giustificato provare ad immaginare una sorta di consuntivo del 2009 ormai in conclusione.
È stato un anno particolarmente difficile anche per voi, donne e uomini della Polizia di Stato, impegnati su fronti sempre più numerosi, complessi e, spesso, anche nuovi.
Per dare conto del vostro quotidiano sacrificio a tutela della tranquillità di tutti, partirei, in un ideale percorso nel tempo, dalle ore 3 e 32 del mattino del 6 aprile, quando la terra d’Abruzzo tremò in maniera devastante, provocando vittime innocenti e ferite insanabili.
Partita la “macchina dei soccorsi”, la Polizia di Stato ha saputo intervenire con la massima reattività ed una straordinaria disponibilità, a testimonianza di una vocazione indiscutibilmente altruistica che, grazie a voi, conferma il nostro Corpo sempre ai primissimi posti tra le Istituzioni più amate.
Quello che sta per concludersi, quindi, è l’anno della tragedia abruzzese, che vi ha visto e vi vede tuttora lavorare instancabilmente a fianco degli sfortunati abitanti di quelle martoriate zone.
Basterebbe questo per far risaltare la cifra ideale dell’impegno della Polizia di Stato per la tranquillità e la sicurezza degli italiani.
Ma significherebbe fare un grave torto alla professionalità ed ai sacrifici dei tanti poliziotti sparsi in ogni angolo del territorio italiano. I numeri parlano chiaro: le operazioni di polizia sono sensibilmente aumentate, le rapine sono in calo, le denunce, gli arresti, i latitanti catturati (fra i quali anche esponenti di vertice delle organizzazioni mafiose) hanno fatto registrare un’impennata e il valore dei beni sequestrati e confiscati si è moltiplicato. Fin qui le statistiche della lotta alla criminalità che danno il senso generale di quanto sia stata intensa l’opera di prevenzione e di contrasto dei reati. A questi dati di base aggiungo però almeno altri due trend che servono a mettere a fuoco l’impegno profuso in scenari che hanno suscitato tanto allarme: gli sbarchi clandestini, fonte di immigrazione irregolare e tratta di esseri umani, che quest’anno si sono ridotti ad un quarto rispetto al 2008, anche grazie ai numerosi accordi con altri Paesi e alla cooperazione internazionale di polizia; e gli incidenti stradali, soprattutto quelli in autostrada, che diminuiscono, finalmente, in maniera significativa.
Ma uno degli aspetti che più mi sta a cuore evidenziare è la continua crescita di un nuovo modo di produrre sicurezza, che scaturisce da una visione molto più ampia delle specifiche esigenze dei cittadini, delle attività da porre in essere per soddisfarle e degli attori da coinvolgere responsabilmente in questa difficile partita.
Di fronte ad un cittadino che vive la sicurezza come qualità della sua vita, l’ulteriore impegno intrapreso dalle Forze di polizia è quello di coinvolgere tutti gli attori in grado di incidere positivamente sul vivere quotidiano sotto il profilo sociale, politico, economico e culturale. Pensiamo solo a quanto gli Enti facenti parte del cosiddetto “Sistema delle autonomie” sono in grado di fare in tema di vivibilità urbana, di scuola, di viabilità, di salute e così via. Fondamentale diventa, quindi, la responsabilizzazione di ciascun attore per un più fattivo coinvolgimento nella “partita sicurezza”.
L’obiettivo verso cui stiamo tendendo è quello di realizzare le più ampie forme di prevenzione sociale che – a differenza della prevenzione di polizia, compito esclusivo delle forze dell’ordine – è costituita da una complessità di interventi che la società civile è in grado di mettere in campo per ridurre il numero delle persone disposte a commettere reati, andando ad incidere sulle cause che possono portare al comportamento criminoso.
Così come appare molto importante l’azione di stimolo che stiamo producendo per favorire la partecipazione del mondo produttivo, con particolare riguardo a quello dell’imprenditoria e del commercio; ad iniziative delle Forze di polizia “dedicate” a dette categorie (la c.d. “sicurezza dedicata”) occorre favorirne altrettante degli imprenditori e dei commercianti finalizzate alla “ribellione” rispetto ai vincoli oppressivi del crimine.
Se diminuiscono i reati predatori, ciò è dovuto anche alle prassi di prevenzione concordate con le grandi categorie più esposte (banche, tabaccai, commercianti) e allo sviluppo della videosorveglianza. Se aumentano le indagini di polizia che riguardano i tentativi di penetrazione dei clan nell’economia sana, ciò è dovuto anche alle intese intervenute tra inquirenti e associazioni di imprenditori, in passato vittime isolate dei soprusi mafiosi e oggi protagonisti delle inchieste con la loro collaborazione attiva.
Sempre interagendo con altri attori, ad esempio, abbiamo continuato a svolgere una forte campagna di prevenzione a tutela dei giovani, soprattutto nei loro “spazi” come le discoteche, le strade, gli stadi, il mondo di Internet. Su quest’ultimo versante la buona riuscita delle iniziative è testimoniata dalle migliaia di “amici” dell’agente Lisa su Facebook e di utenti che hanno visualizzato i nostri video su Youtube.
Il sintetico bilancio che ho tracciato – sicuramente omissivo di tanti altri risultati positivi – rivela come il nostro prodotto interno ed internazionale nel campo della sicurezza poggi su una precisa strategia: fare sempre squadra, mettere sempre la legalità a fattor comune.
Come ci siamo ripromessi anche in occasione dell’ultimo anniversario della Fondazione del Corpo della Polizia di Stato, caratterizzato dallo slogan “C’è più sicurezza insieme”, il nostro lavoro è stato quindi sempre più votato al massimo coinvolgimento delle forze sane della società civile, per migliorare le condizioni di tranquillità e di sicurezza della gente. La strada è quella giusta, il personale, nonostante le mille difficoltà di ogni genere, continua ad essere adeguatamente motivato e prontamente reattivo e disponibile di fronte alle esigenze dei cittadini.
Nel ringraziarvi e nell’abbracciarvi idealmente tutti, permettetemi di augurarvi un Sereno Natale ed un Felice Anno Nuovo.

01/12/2009