di Loredana Lutta

Una équipe per la sicurezza

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Francia
Dopo l’irruzione, lo scorso marzo, di una ventina di giovani incappucciati e armati di sbarre e coltelli in un liceo della periferia parigina, il presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy aveva preannunciato un’azione mirata per mettere gli istituti scolastici al riparo da violenze e intrusioni. È dallo stesso dipartimento, quello difficile di Seine-Saint-Denis, che si è appena messa in moto la loro “santuarizzazione” con il debutto, il mese scorso, della prima équipe mobile de sécurité (ems): dall’aula di un liceo, dove hanno stabilito la loro base operativa, dieci operatori dall’età media di 27 anni e dalla formazione eterogenea – tra gli altri un gendarme ausiliare, un ex poliziotto e un docente di educazione fisica – si sono messi a disposizione dei presidi in deficit di sicurezza. Per occuparsi degli studenti più turbolenti, fare in modo che nelle scuole non entrino armi o intrusi e intervenire nei casi più gravi, entro la fine dell’anno arriveranno altre 500 persone reclutate dai provveditori agli studi assistiti da un “consigliere per la sicurezza”. Ogni circoscrizione scolastica avrà la sua équipe che, armata esclusivamente di telefonini e computer e con una consistenza di 20-50 persone, vigilerà anche su quanto avviene appena oltre i cancelli della scuola sco

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01/11/2009