a cura di Anacleto Flori

Icarus spicca il volo

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Dopo la firma dello scorso maggio (Poliziamoderna, numero di giugno 2009) il progetto Icarus Inter-cultural approaches for road users safety, finanziato dalla Commissione Europea per analizzare i fattori di rischio cui sono esposti i giovani guidatori di tutti i Paesi dell’Unione Europea, in base allo stile e alle abitudini di guida comuni, ha aperto le ali e spiccato il volo. Infatti come da programma la Scuola superiore di polizia ha ospitato, alla presenza del vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani (fin dall’inizio padrino del progetto) e del capo della Polizia Antonio Manganelli, il primo meeting ufficiale della storia di Icarus. Un’iniziativa attraverso la quale l’Italia è impegnata ad esportare in Europa la propria esperienza in materia di prevenzione, maturata soprattutto grazie alle iniziative realizzate in ambito nazionale in tutti questi anni dal Servizio polizia stradale, come appunto Icaro, il concorso di educazione stradale riservato alle scuole e ormai giunto alla sua 8^ edizione. Un appuntamento importante quello della Capitale, che ha visto seduti al tavolo tecnico-operativo del meeting, oltre ai delegati italiani, ben 31 rappresentanti dei corpi di polizia e dei ministeri dell’Educazione di altri 16 Paesi europei: Austria, Bulgaria, Cipro, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Ungheria. Nella prima parte degli incontri romani, i docenti della Facoltà di psicologia dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma hanno illustrato il metodo della ricerca e le modalità di compilazione del questionario da distribuire, in ciascun Paese aderente, ad un campione di mille studenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni (per un totale di 17mila questionari) i cui risultati saranno poi analizzati da un team di ricercatori della Facoltà di psicologia 2. Al termine delle giornate romane, che hanno visto anche la presentazione del sito ufficiale, www.webicarus.eu, dove verranno pubblicate tutte le attività svolte nell’ambito del progetto, i partecipanti si sono già dati appuntamento, nell’autunno del 2010, a Lubjana (Slovenia), prossima tappa di Icarus, e nell’ottobre del 2011 a Bruxelles (Belgio) per il consuntivo finale della ricerca.


Giochi di pace
Firenze. È possibile educare al rispetto delle regole, sviluppare collaborazione, solidarietà, spirito di sacrificio attraverso l’Edutainment (miscela di education e entertainment)? A questa domanda ha tentato di rispondere la ricerca che l’Università di Firenze mi ha affidato in qualità di studioso di teoria dei giochi e di comunicazione formativa. Da questa collaborazione è nato Auxilium il primo “gioco di pace” sul management di protezione civile. Si tratta di un gioco di simulazione, in cui attraverso l’uso di carte, dadi e tabelle, i giocatori imparano a sviluppare un reciproco spirito di collaborazione per superare una crescente serie di eventi calamitosi.

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01/11/2009