Giandomenico Protospataro*

Attenti alla velocità

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Con la nuova direttiva dello scorso 14 agosto vengono chiarite le modalità per l’accertamento e la contestazione delle violazioni e per la gestione degli apparecchi di rilevamento

Nuove direttive in materia di controllo della velocità
La velocità eccessiva dei veicoli, insieme all’abuso di alcol e all’imprudenza e distrazione nella guida, condiziona in modo significativo il livello di mortalità sulle strade.
Per contrastare questo grave fenomeno, le strategie di intervento delle forze di polizia sono state costantemente sviluppate attraverso l’impiego delle più moderne tecnologie. Nell’agosto scorso, sul tema è intervenuto anche il ministro dell’Interno che ha inviato ai prefetti una direttiva per realizzare un’azione coordinata di prevenzione e contrasto dell’eccesso di velocità sulle strade.
La direttiva, infatti, per la prima volta, disciplina in modo complessivo l’utilizzo degli strumenti di controllo della velocità ispirandosi a criteri di efficienza e di trasparenza. Lo scopo è quello di elaborare strategie di intervento sempre più efficaci e di evitare che l’azione di controllo sia percepita dagli utenti della strada come uno strumento sterile di repressione anziché di effettiva prevenzione.

Protocollo operativo per l’uso degli strumenti di misura della velocità
Alla direttiva del ministro è allegato un protocollo operativo realizzato dal Dipartimento della pubblica sicurezza e dal Dipartimento per gli affari interni e territoriali che ha lo scopo di chiarire alcuni dubbi interpretativi del complesso quadro normativo che regola la materia ed uniformare le modalità di svolgimento dell’azione di contrasto di tutti gli organi di polizia stradale.
Le nuove istruzioni operative rappresentano una sorta di “testo unico” ed abrogano ed unificano tutte le precedenti direttive e circolari emanate negli ultimi anni dal ministero dell’Interno.


Coordinamento dei prefetti
I prefetti, avvalendosi del contributo delle Conferenze provinciali permanenti, hanno il compito di monitorare l’azione di controllo svolta dalle forze di polizia e dalle polizie locali e di promuovere e di coordinarne tutte le iniziative relative. La pianificazione dei servizi di controllo deve essere realizzata dal prefetto secondo questi criteri:
individuare i punti critici per la circolazione in cui maggiore è la sinistrosità stradale riferita al biennio precedente;
prevedere il diffuso impiego della tecnologia di controllo;
effettuare la contestazione immediata della violazione solo nei casi in cui sussistano tutte le garanzie per la sicurezza della circolazione e degli operatori.
Alla polizia stradale vengono attribuiti compiti di coordinamento operativo dei servizi di controllo della velocità da chiunque effettuati e di raccolta dei dati relativi ai risultati.
I prefetti devono effettuare una ricognizione con l’eventuale revisione dell’elenco dei tratti di strada in cui è consentito l’impiego di sistemi di

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01/10/2009