Giovanni Calesini

Tanta voglia di asilo

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Un’analisi delle recenti disposizioni che hanno contribuito a mettere ordine nelle controversie tra i Paesi dell’ UE circa L’individuazione dello Stato membro che debba assumersi l’onere di esaminare la domanda e di fornire la protezione richiesta

Quale Stato è competente ad esaminare la domanda e ad accogliere il richiedente asilo? Secondo l’art. 13 del Regolamento (CE) N. 562/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2006 (codice delle frontiere Schengen), devono essere respinti dal territorio degli Stati membri i cittadini di Paesi terzi che non soddisfino a tutte le condizioni d’ingresso. Naturalmente è fatta salva l’applicazione delle disposizioni particolari relative al diritto d’asilo e alla protezione internazionale dei rifugiati.
Secondo l’articolo 1 delle Convenzione di Ginevra, rifugiata è la persona che, nel giustificato timore di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui possiede la cittadinanza e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, essendo apolide e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra. Al riguardo, uno dei più rilevanti problemi che si pongono nelle relazioni tra gli Stati appartenenti all’Unione Europea, riguarda la determinazione dello Stato membro che deve esaminare la domanda ed assumersi l’onere di fornire la protezione richiesta.
Circa i controlli alle frontiere con i Paesi terzi, già il Consiglio europeo di Salonicco del giugno 2003, nelle sue conclusioni ha posto l’accento sulla necessità che tutti gli Stati membri condividano i conseguenti oneri finanziari (burden sharing).
Più recentemente, lo scorso dicembre, la Commissione europea ha avanzato quattro proposte legislative per migliorare anche il sistema di asilo UE ed i diritti dei richiedenti.
Nella votazione del 7 maggio, il Parlamento europeo ha accolto con favore il pacchetto normativo proponendo, tra gli altri, alcuni emendamenti per sostenere efficacemente gli Stati membri sottoposti a pressioni sproporzionate a causa delle loro caratteristiche geografiche o demografiche. In particolare, in caso di eccesso di domande in un Paese membro con insufficienti capacità di accoglienza, dovrà

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01/08/2009