a cura di Anacleto Flori

Made in Italy

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Roma. Già in programma ad aprile e rinviata a causa del grave terremoto che ha colpito l’Abruzzo, si è svolta lo scorso 11 maggio, presso il Salone delle conferenze di Palazzo Viminale, la cerimonia ufficiale della firma del progetto Icarus (Inter-cultural approaches for road users safety) per la prevenzione e la sicurezza stradale tra i giovani. A tenere a battesimo il lancio del progetto, finanziato dalla Commissione europea, un parterre de rois, come l’ha definito il giornalista Franco Di Mare, conduttore della serata: il vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani, il ministro dell’Interno Roberto Maroni e il capo della Polizia Antonio Manganelli. «Grazie a Icarus – ha sottolineato il prefetto Manganelli – l’esperienza realizzata nel nostro Paese attraverso le iniziative portate avanti negli ultimi dieci anni dalla polizia nelle scuole (Icaro Young e Icaro Giovani, di cui Icarus può essere considerato una vera e propria costola, ndr) diventa un modello da esportare con orgoglio in tutta Europa».
Il progetto appena firmato si propone infatti di mettere a punto un programma di formazione e di comunicazione da offrire a tutti i Paesi dell’Unione europea: punto di partenza sarà uno studio (effettuato da ricercatori, educatori ed operatori di polizia) sui comportamenti dei giovani guidatori e sui principali fattori di rischio, che coinvolgerà oltre 20mila ragazzi delle scuole secondarie europee.
Tre gli asset fondamentali su cui poggia l’iniziativa: costruire un network europeo di agenzie preposte alla sicurezza stradale; mettere a punto un linguaggio comune, un canale comunicativo in grado di arrivare a tutti (conservando però la necessaria attenzione alla specificità delle diverse culture); raccogliere le linee guida in un manuale, corredato da un cd-rom con appositi percorsi di formazione. Primo appuntamento ufficiale, di quello che l’onorevole Antonio Tajani ha definito il fiore all’occhiello della polizia stradale, sarà il meeting internazionale di Roma, il 16 ottobre presso la Scuola superiore di polizia, cui seguiranno i meeting di Lubiana e Bruxelles, mentre la realizzazione di un cortometraggio dal titolo Young Europe, girato in quattro Paesi della Ue, completerà il progetto. L’obiettivo che si spera di raggiungere è quello di riuscire a coinvolgere e rendere protagonisti di una guida consapevole il maggior numero di giovani cittadini europei.

Una storia che guarda al futuro
Brescia. Oltre trenta manichini in divisa accuratamente ricostruiti con medaglie, nastrini ed accessori; tutto assolutamente originale, armi comprese. Si è trattato di un grande impegno “fuori ordinanza” quello che ha reso possibile l’allestimento, all’interno della Scuola Polgai, della bella mostra nata per illustrare oltre 150 anni di storia della polizia. La cerimonia, che si è svolta alla presenza del questore Vincenzo Montemagno, del direttore Bruno Di Rienzo e del commissario capo Sara Del Rosario, ha voluto sottolineare l’importanza di realizzare attraverso la mostra un percorso storico che guarda però al futuro. Oltre alle divise st

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01/06/2009