Anacleto Flori
Non c’è due senza tre
Parte la terza edizione del concorso letterario "Narratori in divisa", indetto da Poliziamoderna. Questa volta il tema è la donna poliziotto
I mesi passavano lenti e inesorabili e già qualcuno tra i nostri lettori cominciava a dubitare del vecchio detto popolare “Non c’è due senza tre”. Infatti nonostante il successo delle prime due edizioni, Parole fuori ordinanza e Racconti al buio, sembrava che si fosse persa ogni traccia del Concorso letterario nazionale Narratori in divisa, ideato e realizzato da Poliziamoderna. Invece, come già annunciato sullo scorso numero di maggio, tutto è ormai pronto per lanciare il bando della terza edizione, che presenta alcune importanti novità. Tenendo conto della crescente partecipazione riscontrata nelle precedenti edizioni, il concorso, infatti, raddoppia le sezioni: una verrà riservata agli appartenenti alla Polizia di Stato, sia in servizio che in pensione, mentre l’altra sarà invece aperta a tutti gli abbonati vecchi e nuovi, compresi quelli dell’ultima ora, incuriositi e spinti dall’allettante prospettiva di mettere finalmente alla prova quella passione per la scrittura coltivata magari in segreto e senza aver mai trovato l’occasione giusta per lanciarsi. Forse l’elemento più importante è rappresentato dal tema su cui tutti i partecipanti al concorso dovranno incentrare i propri racconti, vale a dire La Donna nella Polizia, in tutte le sue sfaccettature di operatrice della sicurezza. Sia quando indossa i panni di acuta e tenace investigatrice, con o senza divisa, sia quando mette la propria intelligenza e rigorosità al servizio delle analisi di laboratorio o quando la propria sensibilità risulta decisiva per creare una breccia nel muro di diffidenza e di vergogna che, a volte, avvolge le vittime di violenze.
Al termine del concorso, come per gli anni passati, le migliori dieci opere scelte dalla giuria, presieduta per l’occasione dalla regista cinematografica e scrittrice Cristina Comencini, verranno raccolte e pubblicate in un volume. Non rimane che leggere attentamente i termini del regolamento e lasciare spazio al proprio genio creativo senza perdere altro tempo, perché da questo momento in poi la gloria letteraria è a portata di penna.
Nella giuria anche Barbara De Rossi
Esplosa giovanissima con il film la Cicala di Alberto Lattuada e la fiction Storia d’amore e d’amicizia e, quindi, giunta alla ribalta internazionale grazie al serial La Piovra di Damiano Damiani, Barbara De Rossi ha continuato con successo il suo percorso artistico sul piccolo schermo. Conclusa la serie tv Un ciclone in famiglia, sarà di nuovo al fianco di Massimo Boldi in Amici per la pelle (in programma il prossimo autunno sulle reti Mediaset) sempre per la regia di Carlo Vanzina.
La bella e brava attrice romana nel corso della sua carriera ha anche regalato ai telespettatori, interpretando Anita Sciortino, capo della Sezione omicidi della Squadra mobile della questura di Torino, per la serie televisiva La stagione dei delitti e La stagione dei delitti 2 (in onda su Rai Due), un bellissimo ritratto di poliziotta: forte, determinata, a volte al limite della durezza, e pienamente consapevole del proprio ruolo. Un ruolo che le è valso, a pieno titolo, l’invito a far parte della giuria della 3^ edizione del concorso letterario indetto da Poliziamoderna. Un invito che Barbara De Rossi, nonostante gli impegni di lavoro, ha accettato con entusiasmo.
Quale ricordo conserva di quell’esperienza “in divisa”?
Durante le riprese ho avuto modo di conoscere poliziotti e poliziotte che con professionalità, simpatia e pazienza mi hanno insegnato a maneggiare un’arma e a condurre un interrogatorio: grazie a loro ho imparato i trucchi del mestiere. Indossare una divisa, anche se soltanto sulla scena, rappresenta una bella responsabilità, c’è sempre il rischio di qualche gaffe e di fare brutta figura.
Che ne pensa del ruolo e del contributo delle donne in polizia?
Forse nei servizi che richiedono prestanza fisica una poliziotta potrebbe incontrare qualche difficoltà, ma per quanto riguarda l’attività investigativa sono certa che il contributo può risultare fondamentale: le donne possiedono infatti grandi capacità intuitive, sono razionali e al tempo stesso sensibili, e poi sono molto, molto tenaci…
Come presidente onorario dell’Associazione I diritti civili del 2000 lei si è molto impegnata in passato a favore delle donne e dell’infanzia. A quali progetti sta lavorando ora?
Attualmente come associazione siamo impegnati nell’iniziativa Salva mamma - salva bebè, per aiutare le future mamme in difficoltà a proseguire la gravidanza facendo conoscere la legge del parto ospedaliero in anonimato, e nel progetto Diritto di poppata, con lo scopo di garantire il latte ad ogni neonato che corre il rischio di essere denutrito, perché la loro mamma è priva di latte e non ha mezzi per acquistare quello artificiale.
Sempre a proposito di universo femminile, la letteratura noir oltre a proporci sempre più spesso figure di investigatrici parla anche di donne vittime di violenza. Può essere un modo per richiamare l’attenzione sul fenomeno degli abusi sessuali?
Ben venga tutto quello che in qualche modo può contribuire a porre un freno a questo odioso reato. Per fortuna proprio di recente il Parlamento ha approvato la legge che punisce lo stalking e inasprisce le pene per i reati sessuali. Anche le forze dell’ordine hanno sviluppato una maggiore attenzione rispetto al problema: in molti uffici di polizia sono stati aperti degli sportelli con personale specializzato in grado di accogliere e di ascoltare donne che hanno subito minacce o sono state picchiate.
Un’ultima domanda d’obbligo a chi si appresta ad esaminare i racconti in gara. Quali libri ha sul comodino in questi giorni?
Sto finendo di leggere l’ultimo libro di Margaret Mazzantini, Venuto al mondo, una storia davvero appassionante. E poi, dopo aver visto il film, che mi ha molto colpito, sono andata in libreria a comprare Gomorra di Roberto Saviano.
Regolamento in sintesi
Poliziamoderna indice la terza edizione del concorso Narratori in divisa che avrà come tema La Donna nella Polizia.
- Il bando è esteso al territorio nazionale e composto di due sezioni: una riservata a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, sia in servizio che in pensione, l’altra a tutti gli abbonati di Poliziamoderna.
- L’opera letteraria dovrà consistere in un racconto breve di natura narrativa, redatto in lingua italiana e costituito da un numero massimo di 18mila battute spazi inclusi.
- L’elaborato dovrà essere trasmesso esclusivamente compilando la scheda che si trova sul sito internet www.poliziamoderna.it a partire dal 1° luglio e non oltre il 10 ottobre 2009.
- Non saranno presi in considerazione manoscritti. Gli elaborati inviati non saranno restituiti.
- Ogni concorrente può partecipare con un solo racconto. I racconti dovranno essere originali e inediti, riportare i dati anagrafici dell’autore compreso l’eventuale ufficio di appartenenza e un recapito per eventuali comunicazioni.
- Poliziamoderna premierà i racconti vincitori ed eventuali racconti finalisti con la pubblicazione. La proprietà letteraria rimarrà sempre e comunque degli autori.
- Le opere saranno valutate a giudizio insindacabile e inappellabile della GIURIA, così composta:
Presidente
Cristina Comencini, romana, regista e scrittrice di successo. Come lei stessa ama ripetere “Sono passata al cinema inseguendo la letteratura, e mi sono trovata due mestieri meravigliosi”.
Componenti
- Barbara De Rossi, dopo l’esordio con il film La Cicala di Alberto Lattuada e con la fiction televisiva La Piovra di Damiano Damiani, ha continuato con successo il suo percorso artistico sul piccolo schermo.
- Aldo Grasso, professore ordinario di “Storia della radio e della televisione” presso l’Università cattolica di Milano, è critico televisivo ed editorialista del Corriere della Sera.
- Francesco Gratteri, direttore centrale della Direzione centrale anticrimine (Dipartimento ps).
- Ivo Carezzano, giornalista.
- Riccardo Lezzerini, direttore editoriale Poliziamoderna.
- Cecilia Maria Ferraro, antropologa.
Segreteria del concorso
- Cristiano Morabito , redattore Poliziamoderna.