Caterina Carannante

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Stop alla violenza sessuale
Camera – (ddl 2232) Conversione in legge del decreto legge 23 febbraio 2009, n. 11, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori, di iniziativa del governo
Violenza sessuale e atti persecutori sono tra i fenomeni da contrastare attraverso le nuove disposizioni contenute nel decreto legge in vigore dal 25 febbraio scorso.
Il provvedimento – è scritto nella relazione introduttiva – intende dare un segnale di forza e di intransigenza innanzitutto nei confronti di coloro che si rendono colpevoli di delitti collegati alla violenza sessuale, un fenomeno “la cui recrudescenza – sottolinea l’esecutivo – sta creando allarme sociale per frequenza ed efferatezza”. Per contrastare l’incremento del fenomeno, quindi, viene introdotto un nuovo sistema di norme che prevedono, tra le altre novità: l’ergastolo nel caso la morte della vittima avvenga in occasione di violenze sessuali o sia procurata da soggetti che abbiano tenuto condotte persecutorie; l’estensione ai reati di violenza sessuale dell’obbligatorietà della custodia cautelare in carcere e dell’arresto in flagranza; l’inapplicabilità a tali reati, in alcuni casi, delle misure alternative di detenzione; il patrocinio gratuito per le vittime, a prescindere dal reddito.
Il decreto legge introduce inoltre nell’ordinamento italiano il reato di “atti persecutori” (il cosiddetto stalking) per sanzionare minacce e molestie reiterate che potrebbero evolversi in violenza sessuale o omicidio. Pene ancora maggiori sono previste se il

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01/05/2009