a cura di Anacleto Flori

In coro contro lo sballo

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Roma. Una, tante, infinite note di sicurezza, quelle che hanno intrattenuto più di tremila studenti, provenienti da tutta Italia, al Gran Teatro di Tor di Quinto. «Il messaggio che vogliamo lanciare – ha dichiarato Maurizio Masciopinto, direttore dell’Ufficio relazioni esterne della Polizia di Stato che ha organizzato la quarta edizione del concerto La sicurezza mi fa re – è semplice ma fondamentale: sballatevi di note musicali e non di alcol e droga, che sono causa di moltissimi incidenti stradali, il più delle volte mortali». Presenti, in mezzo al folto pubblico di adolescenti, anche il ministro dell’Interno Roberto Maroni ed il capo della Polizia Antonio Manganelli. Lo spettacolo, presentato da Paola Saluzzi, ha visto avvicendarsi sul palco musicisti come Paolo Belli, Max Pezzali, Gianluca Grignani, la rivelazione di Sanremo, Arisa, ma anche attori e comici come Enrico Brignano, Ficarra e Picone, il terzetto di “Scherzi a parte”, Claudio Amendola, Belen Rodriguez e Teo Mammuccari, il comico di Zelig, Giovanni Vernia e i ragazzi di Amici. Ad aprire la serata è stato però il bel Raoul Bova, che ha presentato in anteprima il film tv Sbirri, in cui interpreta un giornalista che perde il figlio proprio a causa della droga. Ogni personaggio, ogni ospite salito sul palco ha dispensato un invito, un consiglio ai giovani a divertirsi senza ricorrere ad alcol o droghe. Spetta a Paolo Belli lanciare un messaggio che riassume il senso e l’importanza dell’iniziativa: «Tempo fa, sul pullman che andava all’aeroporto, ho ceduto il posto ad una signora anziana. Sapete che mi ha detto? Che erano tanti anni che non le capitava un gesto del genere. Mi ha spiegato che faccio ancora caso ai “doveri”, in una realtà, soprattutto quella giovanile, dove sembra che esistano, purtroppo, solo “diritti”. Ricordiamoci che esistono delle regole per stare al mondo: se rispettassimo i nostri doveri credo che tutti noi avremmo qualche amico in più ancora in vita». Infine, il sipario sulla grande kermesse è sceso sulla marea variopinta dei ragazzi che, trascinati dall’entusiasmo, hanno cantato a squarciagola sulle note dell’inno nazionale eseguito dalla Banda della Polizia.
V.P.

 

Sicurezza delle frontiere
Belgrado (Serbia). Ancora il tema della criminalità transnazionale al centro della VI Conferenza ministeriale sulla cooperazione nel campo della sicurezza delle frontiere nel Sud Est Europa cui hanno preso parte il ministro dell’Interno Roberto Maroni e il capo della Polizia Antonio Manganelli che ha incontrato i capi della Polizia di Serbia, Croazia, Albania, Bosnia, Romania e Macedonia. Nel corso dell’incontro il prefetto Manganelli ha dichiarato di voler aprire uffici di collegamento anche in Macedonia e Bosnia, dove ancora non esistono, e di voler realizzare un concreto scambio di informazioni ma anche un percorso di formazione diretto alle polizie dell’area balcanica da parte del nostro Paese. Un’area, ha aggiunto il capo della Polizia, in cui l’Italia è pronta a costituire squadre investigative miste per contrastare la criminalità organizzata, il traffico di esseri umani e, in Bosnia, il terrorismo. Nel frattempo la stretta collaborazione intercorrente tra la polizia italiana e quella romena si è concretizzata con l’invio nel nostro Paese di altri 10 investigatori balcanici.
M.V.



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01/05/2009