Annapaola Palagi

Puntando a Sud

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Fornire alle forze di polizia nuove tecnologie, garantire la libertà economica e d’impresa, diffondere legalità e giustizia. Ecco gli obiettivi del Programma operativo nazionale sicurezza per lo sviluppo

Sicurezza, sviluppo e legalità. Sono questi i tre pilastri principali su cui poggia il Programma operativo nazionale sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo convergenza 2007-2013. Un Programma per il quale sono stati stanziati – per metà dall’Unione europea (Fondo europeo di sviluppo regionale) e per l’altra metà con fondi nazionali – circa 1 miliardo e 150 milioni di euro per finanziare progetti da realizzare in Sicilia, Calabria, Campania e Puglia. Sono queste infatti le 4 regioni italiane che rientrano nell’Obiettivo convergenza dell’Unione europea. Quest’ultimo riguarda in particolare gli Stati membri e le regioni il cui Pil pro capite è inferiore al 75 per cento della media comunitaria. I fondi strutturali europei sono destinati ad accelerare la convergenza delle regioni che mostrano ritardi nello sviluppo, migliorandone le condizioni sociali ed economiche.L’obiettivo globale del Pon è quello di riqualificare i luoghi e i contesti dove è maggiore la presenza di fenomeni criminali, cercando di aumentare la fiducia dei cittadini e degli operatori economici. Il Programma, di cui è titolare il Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, vede la piena collaborazione di tutte le forze di polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato e Polizia Penitenziaria) e un ampio coinvolgimento del partenariato istituzionale (nazionale e locale) e del mondo socio-economico.

Gli assi d’intervento
Il Pon Sicurezza 2007-2013 è strutturato su tre assi d’intervento. Il primo – che ha come obiettivo quello di determinare una maggiore sicurezza per la libertà economica e d’impresa – punta principalmente a potenziare le tecnologie di sicurezza da destinare alle forze dell’ordine. Tra i principali interventi prevede: progetti di videosorveglianza delle principali vie di comunicazione: strade, autostrade, porti e aeroporti; la realizzazione di nuove sale operative interconnesse; progetti di sorveglianza per le aree urbane caratterizzate da forte degrado sociale e ancora sistemi di controllo per il contrasto dei reati ambientali, in particolare nel settore dei rifiuti, dell’abusivismo e

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01/05/2009