Sara Cerqua
Curarsi on line
Consulenze mediche, nuovi farmaci e vecchie cure. Questo e tanto altro ancora sugli oltre 100mila siti dedicati alla salute. Attenti però alla qualità delle informazioni
All’inizio si pensava fosse solo una moda passeggera, poi quando colossi informatici del calibro di Google e Microsoft hanno lanciato motori di ricerca sulla medicina è parso evidente che il fenomeno della salute on line era una realtà affermata. D’altronde i dati parlano chiaro: un italiano su otto cerca su Internet informazioni relative alla salute. Cure, nuovi farmaci, spiegazione di una terapia, traduzione di un referto, consulenze on line, di tutto un po’. Vengono consultati social network, link di sperimentazioni, database medici e si pescano qua e là, tra i 100mila siti dedicati all’argomento, risposte che un tempo solo il medico in persona poteva fornire. Ma in tutto questo “mare magnum” d’informazione medica di chi deve fidarsi l’utente? Quali vantaggi può trarre dalla medicina che viaggia on line e quali rischi corre affidando la sua salute a Internet?
È indubbio che il World wide web con strumenti quali Clinicaltrials.gov (utile a rintracciare nuove cure in corso di sperimentazione) o Medline (database per verificare i progressi della ricerca) offrono interessanti opportunità. Anche i succitati servizi dedicati al mercato americano quali Google health e Microsoft health vault, attraverso i quali l’utente può gestire p