di Umberto Galimberti

Etica

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L’etica è un problema, che investe tutti gli uomini. Discuterne a partire dalla distinzione tra chi crede e chi non crede in Dio significa sottrarre all’etica la sua universalità e renderla terreno di contesa tra due visioni del mondo: quella laica e quella religiosa, dove per “religiosa”, almeno da noi, s’intende ovviamente solo la religione cristiana, se non addirittura la religione cattolica. Si dimentica così che il problema morale preesiste sia alla nascita del cristianesimo, che ha duemila anni di vita, sia alla nascita della ragione illuminista (da cui ha preso avvio l’etica laica), che ne ha solo duecento.
Sulla sterilità della contesa tra credenti e non credenti è utile insistere per ribadire da un lato che è impossibile ancorare la morale al tema dell’Assoluto, sia esso di natura metafisica (l’Ente supremo) o religiosa (Dio), perché l’immutabilità dell’Assoluto non ha impedito che la morale nella storia mutasse secondo i tempi, i luoghi o i contesti, dall’altro che è altrettanto impossi

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01/02/2009