di Carla Massi

Corsa all’antibiotico

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Per molti italiani sono farmaci da prendere in ogni occasione. Ma medici e ricercatori lanciano l’allarme per i rischi legati all’uso indiscriminato

Un milione e mezzo di italiani, ogni giorno, prende gli antibiotici. Stiamo parlando di persone che assumono questi farmaci al di fuori delle corsie degli ospedali. Un record che desta allarme: l’Italia, infatti, è uno dei Paesi europei con il più alto consumo. Un incremento del 18% tra il 2000 e il 2007. Tra le cause più frequenti di prescrizione, le infezioni delle vie respiratorie (60%), del sistema urinario (9%), dell’orecchio (6%), del cavo orale (6%). In particolare, la maggior prescrizione si registra per bronchite, faringite, tonsillite e influenza nonostante che nella maggior parte di queste patologie (causate da virus) l’uso degli antibiotici non sia raccomandato. I dati dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, rivelano come gli antibiotici siano al terzo posto come spesa nella classifica dei farmaci dispensati dal Servizio sanitario nazionale e al quinto se si considerano anche gli acquisti fatti direttamente dai cittadini.
Perché l’allarme? Il pericolo, avvertono gli esperti, è quello di trovarci tra qualche anno senza gli strumenti adatti per combattere le infezioni. Proprio a causa della capacità dei batteri di modificarsi imparando a resistere all’attacco dei farmaci. L’allarme si è trasformato in prevenzione nel

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01/02/2009