a cura di padre Franco Stano

Padre Nostro/2

CONDIVIDI

La più grande scoperta che il Padre Nostro ci impegna a fare è che “Dio è nei cieli” e che per questo è in grado di garantire a noi quella salvezza piena che noi non possiamo garantire a noi stessi; la realizzazione della vita, cioè, il suo compimento. Così che se la possibilità e la minaccia sembrano caratterizzare la nostra umana esperienza, soltanto nel nome di Dio, “Padre che è nei cieli”, la minaccia come limite si vanifica e la vita si esalta come possibilità sino alle estreme conseguenze. Questa scoperta cui ci invita il Signore con la prima parte di quella straordinaria preghiera che mette nel cuore e sulle labbra, sintesi ed espansione massima della nostra fede, diventa decisiva per interpretare la vita. Le tre domande che seguono sembrano non essere altro che la risposta gioiosa e grata a questa splendida scoperta. Gesù, infatti, ci chiede di pregare: «sia santificato il tuo nome», «venga il tuo regno», «sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra».
«Sia santificato il tuo nome», significa che l’orante de

...


Consultazione dell'intero articolo riservata agli abbonati

01/02/2009