di Annapaola Palagi

Specialmente ERT

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Il lavoro degli Esperti Ricerca Tracce della Polizia Scientifica, un team di specialisti che riunisce diverse competenze e mezzi sofisticati per i casi più complicati

Il caso di Meredith Kercher a Perugia, l’omicidio di Giovanna Reggiani a Roma, la morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti a Catania. Tre casi di omicidio completamente diversi tra loro e tre dei più famosi casi giudiziari che hanno richiesto, tra gli altri, l’intervento di uno dei tanti settori specialistici che operano nell’ambito del Servizio Polizia Scientifica: la squadra denominata ERT. Sono gli Esperti Ricerca Tracce – sigla che indica una “élite di intervento” selezionata fra il personale della Polizia Scientifica, già in possesso di elevate competenze specialistiche – alle dirette dipendenze del Direttore del Servizio Polizia Scientifica, Alberto Intini. Caratteristiche principali del gruppo sono la tempestività di intervento, l’estrema flessibilità della sua composizione, la grande e settoriale competenza nella attività di sopralluogo. La finalità del gruppo denominato ERT, nato nel 2005, era ed è quella di migliorare tempestività e qualità di intervento sulla scena del crimine, offrendo agli uffici territoriali della Polizia Scientifica e alle investigazioni forensi un ulteriore qualificato supporto di esperti. È sempre più sentita infatti l’esigenza di garantire alle indagini tradizionali un elevato e specialistico ausilio tecnico-scientifico, che si concretizza con il ricorso a tecnologie particolarmente affinate e avanzate e con l’impiego di personale con particolari conoscenze nei diversi ambiti di intervento e di sopralluogo giudiziario. Le squadre ERT, pertanto, si arricchiscono, di volta in volta, in base alla tipologia dell’evento, di professionalità che appaiono indispensabili per il singolo caso concreto. Biologi, chimici, fisici, dattiloscopisti, esperti di balistica ed altri specialisti in materie di criminalistica che operano nell’ambito del Servizio Polizia Scientifica possono essere chiamati a fornire il loro contributo per assicurare la massima efficacia in sede di sopralluogo su scenari di eventi delittuosi di particolare complessità, efferatezza e allarme sociale. 
«Il gruppo di esperti prende anche spunto – dice Andrea Grassi, direttore della prima divisione del Servizio – dall’esperienza positiva sviluppata, sempre al Servizio Polizia Scientifica, da altri gruppi di personale specializzato: Dvi (Disaster victims identification) e Nbc-R». Il primo è un gruppo di missione interdirezionale nato per coordinare le iniziative e le attività della Polizia di Stato per l’identificazione delle vittime nei casi di eventi calamitosi o att

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01/02/2009