Loredana Lutta

Impronte on the road

CONDIVIDI

REGNO UNITO
Il progetto si chiama Midas (Mobile identification at scene) e, coerentemente con il nome, riferito al mitico re Mida che trasformava tutto in oro, promette bene. Prevede la distribuzione a tutte le forze di polizia del Regno Unito di rilevatori palmari di impronte digitali con numerosi vantaggi.
Poco più grandi di un cellulare, i nuovi apparati consentiranno a migliaia di poliziotti inglesi di raccogliere le impronte digitali sul posto, inviarle subito su Ident1, la banca dati nazionale, e riscontrarle con le informazioni in essa contenute riguardanti 7,5 milioni di persone. Questa procedura si attua in tempi rapidissimi, nettamente inferiori ai 67 minuti richiesti in media dalla procedura standard. «Un risparmio di tempo che su scala nazionale consentirebbe di recuperare ben 366 poliziotti per il controllo del territorio», ha detto Geoff Whitaker della Npia, l’agenzia che da qualche mese svolge, tra gli altri, anche un  ruolo di ottimizzazione dell’attività svolta dalle forze di polizia del Regno Unito.
Tante le possibilità di impiego di Midas: sulla scena di un crimine o in un obitorio per identificare una persona deceduta o per raccogliere intelligence nella fase iniziale di un’indagine; alle frontiere per i controlli sull’immigrazione; alle manifestazioni pubblic

...


Consultazione dell'intero articolo riservata agli abbonati

01/12/2008