Loredana Lutta
A carte scoperte
Inghilterra
La carta d’identità, abbandonata in Gran Bretagna dopo la seconda guerra mondiale, torna dopo più di mezzo secolo in forma smagliante ma accompagnata da qualche polemica. In plastica blu e rosa mostra lo stemma reale, i fiori simbolo delle quattro componenti nazionali del Paese - la rosa, il cardo, il narciso e il trifoglio - e dalla fine di questo mese comincerà ad essere rilasciata agli stranieri residenti nel Regno Unito. Sarà poi la volta dei lavoratori britannici di settori considerati delicati per la sicurezza: porti, centrali nucleari ed elettriche, trasporti. Il resto della popolazione potrà richiederla a partire dal 2011 senza averne tuttavia l’obbligo.
La carta contiene, inoltre, una serie di informazioni supplementari che, nel caso degli stranieri, potrebbero arrivare a sostituire fino a 50 altre certificazioni. Oltre alle generalità vi sono infatti riportate la nazionalità e il motivo del soggiorno, la durata, l’eventuale diritto a svolgere un’attività lavorativa o a percepire sussidi. Ma il primo obiettivo della carta sarà quello di consentire alla gente di «provare la propria identità in modo semplice e sicuro». Così l’ha presentata qualche settimana fa la titolare dell’Home Office Jacqui Smith,che dalla sua introduzione si augura soprattutto benefici nella lotta all’immigrazione clandestina, alla criminalità organizzata e al terrorismo, al lavoro nero e alle