Antonio Visentini*

Un passo verso l’Europa

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A metà tra la vivacità del Belpaese e la funzionalità del Nord Europa, Bolzano rappresenta un esempio di senso civico e di equilibrio tra lingue e culture diverse, in cui la criminalità difficilmente trova spazio

POLIZIA – POLIZEI è scritto in un bel stampatello sulle ‘’pantere” che girano per Bolzano e lungo le strade della più autonoma delle Province d’Italia. E già questo spiega, senza tante altre parole, che siamo in un altro mondo rispetto al resto del Paese.
Volete un altro esempio? Come in California, qui ci sono anche poliziotti che prestano servizio su bici da corsa appositamente attrezzate: ci sono 500 km di piste ciclabili da tenere sotto controllo. L’idea è venuta un paio di anni fa quando in estate arrivò in vacanza il Presidente della Repubblica federale tedesca Horst Koehler. Era con la consorte. La coppia, entrata in Italia da passo Resia, ma in bicicletta, arrivò per alcune giornate di vacanza salutista lungo le famose piste ciclabili.
Siamo, infatti, nell’Alto Adige-Suedtirol con la doppia dizione italiano-tedesca sancita dalla Costituzione. Per il viaggiatore che arriva dal Nord Europa siamo nel primo pezzo d’Italia con vigneti ovunque e palme che crescono nel fondovalle di Bolzano e Merano, dove trovi un incredibile microclima mediterraneo ai piedi delle maestose Dolomiti. Ma ancora non siamo del tutto in Italia perché il paesaggio urbano, l’architettura, le strade con portici gotici e soprattutto la lingua – quella tedesca con una forma dialettale tutta sua – rimandano ai Paesi del nord transalpino. E dunque il viaggiatore del nord si sente già nel Belpaese ma, paradossalmente, ancora a casa sua.
Per chi viene da sud questa terra è invece ancora Italia e lo avverte nella animata vivacità dei suoi mercati e delle sue strade. Ma insieme è anche già estero, già Europa pulita e ordinata, dove tutto pare funzionare come un orologio e dove avverti immediatamente uno stile di vita e una ricchezza invidiabili.
La premessa è d’obbligo per capire anche il lavoro della Polizia di Stato nell’estremo Nord d’Italia, in una terra ricca e ordinata, autonoma come poche altre e dove il federalismo di cui tanto si parla è una realtà praticata da anni. Una terra di 500mila abitanti per due terzi appartenenti alla minoranza nazionale tedesca oltre che da circa 30mila ladini delle valli di Gardena e Badia, discendenti diretti di coloro che per primi, millenni fa, si insediarono sotto le Dolomiti. Una minoranza nazionale – altro dato fondamentale – consapevole di se stessa ed orgogliosa che sotto l’Italia c’è arrivata contro la propria volontà con la sconfitta dell’Austria nella Grande Guerra.  E – con il fascismo soprattutto – c’è rima

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01/11/2008