Andrea Fontana e Domenico Russo

Il clima giusto per curarsi

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I soggiorni terapeutici e termali per curare le patologie previste dalla normativa per gli appartenenti alle forze dell’ordine

In questi ultimi anni, le disposizioni su cure climatiche, soggiorni terapeutici e cure termali hanno subito frequenti modifiche legislative, nell’ottica di una più generale e drastica razionalizzazione della spesa, al fine di ridurre al minimo i relativi oneri a carico dello Stato.
Le cure climatiche sono concesse in regime di assistenza indiretta e per un periodo di 21 giorni agli aventi diritto, ossia a tutti gli invalidi di guerra e per servizio di 1^ categoria e per ogni patologia, per i quali il clima rappresenti un fattore terapeutico, su apposita prescrizione di un medico del Servizio sanitario nazionale (Ssn), in base alle specifiche direttive impartite dalle Giunte regionali, atte a prevenire riacutizzazioni o complicanze dell’infermità in base alla quale è stata riconosciuta l’invalidità.
Per quanto riguarda i soggiorni terapeutici (per gli invalidi dalla 1^ alla 8^ categoria - tab. A, bisognosi di terapie), tali prescrizioni, intese come ulteriori livelli di assistenza assicurate da alcune Regioni, consistono in soggiorni in ambienti e climi idonei (marino, lacustre, collinare, montano) nell’ambito di progetti curativi e riabilitativi predisposti dall’azienda Ulss di appartenenza, che provvede ad attestare l’idoneità delle modalità  e delle strutture attraverso cui si realizza il soggiorno stesso.
Le cure termali (nello specifico cure idro-fango-termali) sono quelle che utilizzano acque termali o loro derivati, fanghi, muffe, vapori, nebulizzazioni, con u ...


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01/10/2008