Carla Massi*

Vaccinazioni tra rifiuti e dubbi

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Si moltiplicano i no dei genitori alle profilassi da somministrare ai figli. Numerosi i medici che concordano. E le Regioni iniziano a prenderne atto, a partire dal Veneto

Sono sempre di più i genitori che dicono “no” alle vaccinazioni. “No” alle profilassi, nei primi mesi di vita, contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite B. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le scuole di pensiero, mediche piuttosto che filosofiche, inclini ad appoggiare questa decisione. I segnali di un generale revisionismo nei confronti delle “vecchie” vaccinazioni arrivano, comunque, da più parti. La stessa Ue, in tempi recenti, ha annunciato che dal 2010 abolirà l’obbligatorietà per i vaccini destinati ai neonati. «Quelli utilizzati in Italia – spiegano al ministero della Salute – sono farmaci che rispettano le norme di produzione nazionali e internazionali. Inoltre, ogni lotto di vaccino registrato e commercializzato nel nostro Paese viene sottoposto a controlli di sicurezza ed efficacia da parte dell’Istituto superiore di sanità».
Molte regioni hanno, comunque, deciso in autonomia di permettere alle famiglie di scegliere senza rischiare alcuna sanzione. L’apripista l’ha fatto il Veneto che, dal 1° gennaio di quest’anno, ha sospeso l’obbligatorietà delle vaccinazioni. «A fronte – come ...


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01/08/2008