Caterina Carannante
Senza traccia
Ad oggi la lista degli italiani scomparsi conta 23.625 nomi. Dal Commissario straordinario di governo, istituito per fronteggiare il fenomeno, arriva una nuova proposta normativa
Vite sospese, spesso senza nessun indizio. Attaccate soltanto alla speranza dei familiari di riabbracciare una madre, un figlio, un marito che all’improvviso sembrano spariti nel nulla.
Sono 23.625 i casi di persone che risultano scomparse al 3 luglio di quest’anno, 1.573 soltanto nei primi sei mesi del 2008, vale a dire otto nuovi casi che ogni giorno vanno ad allungare la lista delle indagini in corso. Dietro ogni persona scomparsa c’è una storia differente: persone che scelgono volontariamente di far perdere le loro tracce, adolescenti soggiogati da sette parareligiose, anziani malati di Alzheimer che non riescono più a tornare a casa, minori soprattutto stranieri che si allontanano dagli istituti e dalle comunità dove sono ospitati e rischiano di diventare preda di criminali, bambini rapiti da uno dei due genitori. Per tutti, l’elemento comune è uno solo: la disperazione dei parenti, che spesso arrivano a preferire la certezza di un evento tragico come la morte, piuttosto che l’angoscia del dubbio sul destino di un loro caro.
Per il resto, invece, si fa fatica ad avere una visione d’insieme del fenomeno, di fronte alle migliaia di segnalazioni che si sono accumulate dal 1974 ad oggi, ognuna così diversa da renderne difficile anche il raffronto. È proprio con l’esigenza di definire un quadro di riferimento certo, sia sulle diverse tipologie di scomparsa, sia sulle procedure per l’analisi delle informazioni, che poco più di un anno fa è stato istituito il Commissario straordinario di governo per le persone scomparse. Si tratta di una vera e propria “cabina di regia”, guidata dal prefetto Gennaro Monaco, che si è data come primo obiettivo quello di far fronte ad una «elaborazione dei dati non accurata ed omogenea» e ad uno «scarso raccordo e coordinamento operativo tra i vari organismi ed istituzioni coinvolti a vario titolo». Il primo sforzo – spiega il Commissario – è stato quello di «una diagnosi sempre più accurata del fenomeno», in modo da fare chiarezza sull’insieme statistico dei dati e affinare le ricerche.
I nuovi interventi in programma
A luglio scorso, ad un anno dall’insediamento della struttura, una riunione del tavolo tecnico ha fatto il punto sulla situazione e ha definito le linee guida delle attività per i prossimi mesi.
Diverse le misure in cantiere per gestire con una “visione globale” il fenomeno degli scomparsi. Innanzitutto la necessità di un intervento normativo che assicuri in tempi brevi strumenti efficaci di azione. Base di partenza saranno i disegni di legge presentati alla Camera e al Senato da alcuni parlamentari membri del tavolo tecnico: Laura Bianconi, Roberto Di Giovan Paolo, Alessandra Mussolini e Rosa Villecco Calipari.
Tra le iniziative previste nei testi di legge, è prioritaria l’istituzione, presso il ministero dell’Interno,